REDAZIONE PRATO

Parto cesareo "dolce" in ospedale

L’equipe di ostetricia e ginecologia favorisce il contatto immediato fra la mamma e il suo bebè

Il parto cesareo? All’ospedale di Prato le mamme possono vivere la nascita del loro piccolo in modo tutto nuovo. Nella struttura di ostetricia e ginecologia diretta dalla dottoressa Anna Franca Cavaliere (foto), parte del dipartimento materno infantile dell’azienda sanitaria guidato dal dottor Marco Pezzati, il team di professionisti sanitari si impegna infatti a rispettare la partecipazione della mamma all’evento della nascita ricreando un ambiente nel quale può vivere tutte le emozioni e sensazioni di questo momento unico: la vista del bambino, la conoscenza, il contatto fisico, proprio come avviene durante un parto naturale.

L’équipe di ostetricia e ginecologia, insieme a quella di neonatologia e anestesiologia del Santo Stefano, quando si rende necessario un parto cesareo ricrea nella sala operatoria un ambiente confortante e di pieno di intimità. Come? "Se la futura mamma lo desidera può ascoltare un brano musicale – sottolineano dall’Asl – e dopo l’incisione sull’addome, al momento dell’estrazione del bambino, il telo chirurgico che separa il campo operatorio viene abbassato in modo che la mamma possa assistere, momento per momento, alla nascita di suo figlio e non perdere le emozioni del primo incontro".

Quando il bebè è nato viene appoggiato sul torace della mamma per stabilire il contatto immediato e poi affidato al neonatologo per i controlli; già in queste fasi è favorito anche il contatto pelle a pelle. A breve anche i papà potranno assistere e vedere da subito il proprio figlio, entrando nella sala operatoria dove potranno restare vicino alla partner.

"Mi ha sempre colpito il racconto di alcune donne che hanno partorito con il taglio cesareo – commenta la dottoressa Cavaliere – poichè coglievo la loro tristezza quando mi dicevano di essere riuscite a vedere e toccare il loro bambino solo dopo diverse ore dalla nascita e che la prima conoscenza era avvenuta attraverso il racconto dei familiari o con l’immagine di una fotografia. Ho cercato di trovare un modo per permettere alla mamma di partecipare alla nascita del proprio bambino anche in sala operatoria. Abbiamo ricreato l’ambiente della sala parto, la nascita si svolge imitando la dinamica del parto vaginale e permette alla mamma di vedere l’estrazione del bambino dall’utero. E’ il loro primo incontro, un momento indimenticabile".