Palla Grossa, finale a porte chiuse. I calcianti contro gli organizzatori

Grossi (Music Staff): "Nuove norme, non abbiamo fatto in tempo ad adeguarci". I biglietti saranno rimborsati

Palla Grossa, finale a porte chiuse. I calcianti contro gli organizzatori

La finale sarà tra i Gialli di Santo Stefano e i Verdi di San Marco (foto Attalmi)

Epilogo amaro, anzi amarissimo per l’edizione 2024 della Palla Grossa. La finale si giocherà a porte chiuse. La decisione è stata presa a causa di problemi tecnici derivanti da nuove normative relative agli eventi di pubblico spettacolo, a cui non è stato possibile adempiere in tempi brevi. La partita fra i Gialli di Santo Stefano e i Verdi di San Marco, pertanto, si giocherà senza spettatori. Non solo. La sfida sarà anticipata alle 18. Tutti coloro che avevano già acquistato il ticket di ingresso alla partita saranno rimborsati presso i punti vendita dove hanno acquistato il biglietto. Sarà necessario riportare indietro il titolo comprato a garanzia del reale acquisto del ticket.

"Sono dispiaciuto, ma abbiamo fatto l’impossibile per riuscire a risolvere i problemi. La burocrazia è una macchina complessa e non siamo riusciti a produrre i documenti adeguati che servivano per questo evento, visto che le normative sono diverse rispetto allo scorso anno – commenta Paolo Grossi, responsabile di Music Staff -. Ci scusiamo con la città, con i calcianti e con i tifosi per questa scelta dolorosa. Inutile andare a cercare altre colpe. Ho sbagliato io ad accettare e a provare a fare comunque questo evento, malgrado il poco tempo a disposizione per adeguarsi alle novità della normativa. Per fare alcuni controlli e alcuni test servivano dei tecnici specializzati che, purtroppo, non erano ad aspettare la nostra chiamata. Non abbiamo trovato il modo di avere le certificazioni richieste nei tempi previsti".

Sulla questione arriva anche il commento amareggiato di Gabriele Villoresi, presidente del Comitato Palla Grossa, che peraltro esprime dubbie preoccupazioni dei calcianti anche sul fatto che effettivamente si arriverà a giocare a porte chiuse: "A poche ore dalla finale i quattro quartieri si ritrovano senza la certezza di concludere degnamente il torneo in corso. Tutto questo non dipende da noi, che per mesi abbiamo speso tempo e sudore per poter realizzare questo evento, bensì da carenze da parte di chi avrebbe dovuto allestire e montare l’arena a norma di legge – si legge in un comunicato del Comitato – Siamo dispiaciuti per i nostri tifosi. E’ un dolore grande per noi veder sfumare il lavoro fatto a causa di chi ha gestito con tanta leggerezza questo evento. Ringraziamo la sindaca Bugetti per la disponibilità dimostrata sinora, con la speranza di un incontro a breve termine per programmare il futuro in maniera consona alla reale valorizzazione della manifestazione".

L. M.