Omicidio suicidio a Prato: due colpi di fucile, ma nessuno li ha sentiti

Nel condominio famiglie italiane e orientali, i carabinieri ascoltano tutti. L’amministratore: "Lui era uscito segnato dal rogo di qualche mese fa"

Omicidio suicidio a Prato

Omicidio suicidio a Prato

Prato, 6 dicembre 2021 - Sono tutti sotto choc nel condominio di via Filzi 53 a Prato, dove Flaminio Nucci, 72 anni, ha messo fine alla sua vita e a quella della moglie, Fiorella Totti, 76 anni, sparando due colpi di fucile. Sconvolto l’amministratore del condominio Giulio Filippelli.

"Non sapete quanto mi turbi questa notizia. Sia Flaminio che la moglie erano persone sempre disponibili. A Flaminio piaceva dare una mano per il condominio quando c’erano problemi". Che l’incendio scoppiato nel garage della coppia il 5 marzo scorso lo avesse scosso, lo conferma anche l’amministratore. "Nucci è uscito segnato da questo incidente che ha provocato diversi danni al condominio. Le pratiche era già state avviate, i sinistri aperti presso le assicurazioni coinvolte, sia di Nucci che del palazzo che dei singoli privati. I periti sono stati nominati e sono in corso le quantificazioni di danni e il valore dei risarcimenti", aggiunge Filippelli. Che ribadisce: "Sono profondamente amareggiato per quanto accaduto proprio come se si trattasse di miei familiari".

Il condominio di via Filzi 53 si trova in piena Chinatown. Nell’ala dove vivevano i coniugi Nucci ci sono quattordici appartamenti, nell’altra dodici oltre ai fondi e ai due livelli dei garage. Molti dei campanelli riportano nomi di famiglie cinesi. Sabato nessuno ha dato peso a quei due colpi avvertiti poco dopo l’ora di pranzo. Neppure i vicini di appartamento, una ragazza che vive da sola e una famiglia orientale, secondo quanto emerge dalle testimonianze raccolte dai carabinieri che indagano ai comandi del tenente colonnello Sergio Turini, hanno collegato quei due colpi sordi a degli spari da arma da fuoco. Hanno pensato, invece, che fosse caduto qualcosa di pesante sul pavimento. Nessuno, insomma, poteva immaginare quale tipo di dramma si era appena consumato dietro la porta di quell’appartamento al quinto piano, dove viveva quella coppia.

"Sabato eravamo in casa - dice una signora che si affaccia da un terrazzo al primo piano dell’edificio di via Filzi 53 - Eppure da qui non abbiamo sentito rumori strani. E non ci siamo resi conto di niente fino a quando stamani sono arrivati vigili del fuoco e carabinieri". Tutti conoscevano la coppia, che era giunta a Prato dal bolognese, lui da Camugnano e lei da Castiglion de’ Pepoli. "Il sabato mattina in genere uscivano insieme e andavano a fare la spesa. Era una coppia davvero carina - prosegue la condomina - Lui aveva la passione per la caccia e teneva i cani in un podere. Non ci si saremmo mai aspettati un gesto del genere".