Olimpiadi: c’è tanta Prato in vasca. Bruni, Tabani e Galardi a Parigi

La pallanuoto sarà lo sport che più rappresenterà la città. Il Settebello debutterà il 28 luglio contro gli Usa. Le due atlete pratesi, con l’Italia femminile, esordiranno il 29 luglio contro le padrone di casa francesi.

Olimpiadi: c’è tanta Prato in vasca. Bruni, Tabani e Galardi a Parigi

Olimpiadi: c’è tanta Prato in vasca. Bruni, Tabani e Galardi a Parigi

In principio fu Stefano Tempesti: l’"highlander" della pallanuoto, che a dispetto delle quasi 45 primavere continua a fare la differenza ad Ortigia in Serie A1, è stato convocato per ben cinque edizioni dei Giochi. Ma fra qualche mese (salvo eventuali infortuni o imprevisti) a raccoglierne il testimone saranno idealmente Lorenzo Bruni, Chiara Tabani e Giuditta Galardi: numeri alla mano, sarà la pallanuoto lo sport che più rappresenterà Prato alle prossime Olimpiadi. Un’avventura, quella di Parigi 2024, che vedrà i pallanuotisti pratesi in impegnati indicativamente dal 27 luglio all’11 agosto prossimi (nella migliore delle ipotesi).

Il primo del lotto a scendere in vasca sarà Bruni, fresco di argento mondiale, che con i compagni del Settebello allenato da Alessandro Campagna esordirà il 28 luglio contro gli Stati Uniti cullando il sogno di una medaglia olimpica. Il trentenne in forza alla Rari Nantes Savona è uno degli alfieri azzurri ed è ormai nel pieno della maturità tecnica ed agonistica. Dopo i due Scudetti conquistati a Recco, Lorenzo sogna il tris: battere la sua ex-squadra sarà un’impresa, ma proprio per questo dovrebbe arrivare all’appuntamento olimpico senza cali di tensione. "Sono soddisfatto sin qui della stagione – ha confermato il diretto interessato, facendo le carte al torneo a cinque cerchi – vedo noi, l’Olanda, la Spagna, la Grecia e gli Stati Uniti sullo stesso livello. Non sarà facile, ma penso che la conquista di una medaglia olimpica sia alla portata". Chi, salvo sorprese, arriverà nella capitale francese con tricolore in valigia sarà la (quasi) trentenne Tabani, approdata all’Ekipe Orizzonte di Catania (che sta monopolizzando l’A1) dopo oltre un quinquennio trascorso alla Sis Roma. Chiara è oltretutto l’unica dei tre "parigini" ad aver provato l’emozione dei Giochi olimpici: faceva infatti parte del team si arrampicò alla finalissima di Rio 2016, tornando a casa con un argento. "Ero giovanissima – ha ricordato recentemente a proposito di quell’esperienza – ma ricordo bene l’emozione che regala un’Olimpiade. Non è paragonabile a nessun’altra competizione". La pallanuotista classe 1994 aveva oltretutto dedicato la qualificazione raggiunta lo scorso febbraio all’ex-team manager azzurra Barbara Bufardeci, scomparsa prematuramente nei mesi scorsi. Se in Brasile non aveva ancora 22 anni, nella Ville Lumière sarà una delle veterane del gruppo del commissario tecnico Carlo Silipo. Che potrà contare con tutta probabilità anche su Giuditta Galardi, fresca di vittoria in Coppa Italia con la Roma (che da quest’annata guida oltretutto da capitano).

Anche per lei, alla soglia dei 29 anni, si tratta dell’occasione che vale un’intera carriera. E chiudere la rassegna parigina con una medaglia rappresenterebbe la chiusura del cerchio, dopo le medaglie mondiali ed europee: insieme a Chiara videro sfumare il pass per Tokyo 2020 e stavolta esordiranno il 29 luglio contro le padroni di casa francesi. In principio fu Tempesti dicevamo, che da Sydney 2000 a Rio 2016 non ha mai saltato una convocazione olimpica, agguantando un argento a Londra 2012 e un bronzo a Rio de Janeiro quattro anni dopo. E c’è da scommettere che anche lui, insieme alla Prato del nuoto (e non solo) farà il tifo per Lorenzo, Chiara e Giuditta.

Giovanni Fiorentino