REDAZIONE PRATO

Oggi l’interrogatorio del minorenne

Dovrà spiegare quello che è accaduto quel maledetto pomeriggio di una settimana fa quando Vladimir Lleshi, albanese di 37 anni,...

Dovrà spiegare quello che è accaduto quel maledetto pomeriggio di una settimana fa quando Vladimir Lleshi, albanese di 37 anni,...

Dovrà spiegare quello che è accaduto quel maledetto pomeriggio di una settimana fa quando Vladimir Lleshi, albanese di 37 anni,...

Dovrà spiegare quello che è accaduto quel maledetto pomeriggio di una settimana fa quando Vladimir Lleshi, albanese di 37 anni, è stato ferito a morte al cuore con un cacciavite nei giardini di via Carradori. E soprattutto perché. Perché si erano dati appuntamento? Che cosa era successo di così grave fra lui e i connazionali. Comparirà questa mattina di fronte al giudice per l’interrogatorio di garanzia il diciassettenne, difeso dall’avvocato Massimiliano Tesi, accusato di aver ferito a morte il connazionale al culmine di una furibonda lite durante la quale, fra l’altro, il giovane è stato pestato e colpito in faccia ripetutamente, come dimostrano i segni che ha ancora sul volto. Il giovane, che è ospite di una casa di accoglienza in quanto è solo in Italia, frequenta una scuola del territorio ed era in compagnia di un diciottenne, ospite di un’altra casa di accoglienza della città, quel pomeriggio. I due si sono recati in via Carradori dove si erano dati appuntamento con altri due ventenni albanesi. I ventenni, però, si sono presentati accompagnati da Lleshi, zio del ventenne che ha riportato una ferita a un occhio. Non si è ben capito che cosa sia successo ma, secondo il racconto fornito dai due giovani, il gruppetto con Lleshi li avrebbe aggrediti. Il diciassettenne sarebbe finito a terra e picchiato. I due ragazzi, però, si erano presentati con un cacciavite e un taglierino, trovati dalla polizia sul luogo del delitto. Fermati in ospedale sono stati poi rilasciati. Due giorni fa il diciassette è stato arrestato su disposizione della procura dei minori.