
Crescono le verifiche legate alla mancata frequenza della scuola dell’obbligo dei giovani fino ai 16 anni. Se nel 2021 gli accertamenti da parte della polizia municipale erano stati 13, nel 2022 sono saliti a 25 e in 4 casi è scattata la denuncia penale ai genitori. Gli agenti hanno raccolto la segnalazione delle insegnati che hanno notato una serie di assenze ingiustificate da parte dei ragazzi e da qui sono scattate le indagini. In prevalenza sono le famiglie di origine straniera quelle che non ottemperano all’obbligo, ma non mancano neppure gli italiani, che devono essere richiamati alla frequenza del corso di studi per i propri figli.
"È un tema molto importante che ci sta particolarmente a cuore - commenta la comandante della polizia municipale Enrica Cappelli - Purtroppo sono quattro i ragazzi che hanno smesso di frequentare la scuola senza alcuna motivazione valida". L’abbandono scolastico dopo il Covid è diventato un problema ancora più serio. Da qui le azioni messe in campo dall’amministrazione di Montemurlo per contrastare il fenomeno. Un progetto che punta all’inclusione e al contrasto della dispersione scolastica è ’studiare con metodo’, laboratori e incontri rivolti a studenti dsa cioè con disturbi specifici dell’apprendimento e alle loro famiglie. Il progetto è promosso dal Comune con l’associazione Italiana dislessia di Prato. Novità di quest’anno è l’estensione delle attività laboratoriali agli studenti delle classi quinte della scuola primaria e i laboratori per i genitori: "Abbiamo ritenuto opportuno allargare il progetto agli alunni della scuola primaria e alle famiglie, perché è di fondamentale importanza riconoscere precocemente le difficoltà e intervenire subito con un lavoro di squadra che deve vedere agire in sinergia studenti, scuola e genitori - spiega l’assessore alla pubblica istruzione, Antonella Baiano – Le strategie e i metodi di studio hanno l’obbiettivo di fornire un aiuto positivo ai ragazzi per trovare autonomia e fiducia". In tutto sono 20 gli studenti della quinta primaria e prima media coinvolti nel progetto, che frequenteranno otto laboratori attraverso i quali apprendere strategie e strumenti di studio (come l’uso del computer), utilizzando la loro potenzialità e i loro punti di forza.
Silvia Bini