REDAZIONE PRATO

Nuovo piano strutturale Conto alla rovescia per le osservazioni Ma è già polemica

Per chiedere al Comune risposte su scelte che cambiano aree della città c’è tempo fino all’8 ottobre. Cocci (FdI): "Quanta fretta, siamo ad agosto. Ridotti i tempi per eventuali studi accurati da parte dei professionisti".

Nuovo piano strutturale Conto alla rovescia per le osservazioni Ma è già polemica

Con la pubblicazione sul bollettino regionale sono ufficialmente iniziati i termini per presentare le osservazioni al piano strutturale. I pratesi e i loro tecnici avranno quindi a disposizione fino a domenica 8 ottobre per chiedere all’amministrazione comunale risposte su determinate scelte urbanistiche che vanno a modificare, autorizzare o bloccare l’utilizzo di specifiche aree della città. Ricordiamo che il piano è stato da poco adottato dal consiglio comunale e che l’obiettivo del Comune è quello di arrivare all’approvazione definitiva per la prossima primavera, dopo un nuovo passaggio in commissione urbanistica e in consiglio comunale. La possibilità di modificare alcuni dettagli c’è però ancora, ed è proprio qui che si vanno a incentrare le polemiche dell’opposizione di centrodestra. A sollevarle è il consigliere comunale di Fratelli d’Italia, Tommaso Cocci, che critica la scelta di dare il via al periodo d’osservazioni proprio da agosto, mese in cui l’attività degli studi tecnici rallenta quasi completamente. "Il centrosinistra in questi nove anni di mandato non ha avuto alcuna fretta nell’approvare questo atto – dice Cocci -. Poi, all’improvviso, ha accelerato per approvarlo di luglio nonostante non vi fosse alcuna urgenza. Di conseguenza, ci ritroviamo nel bel mezzo delle ferie estive con la partenza delle tempistiche per le osservazioni. Una scelta che lascia molte perplessità e che dimezza l’effettivo esercizio del diritto dei cittadini nel presentare le proprie osservazioni. La scelta politica di avvalersi del periodo feriale per la decorrenza dei termini per la presentazione delle osservazioni, mina infatti in maniera sostanziale la possibilità della società civile di presentare i propri rilievi al piano strutturale". Secondo Cocci questo era l’unico vero momento di confronto con la cittadinanza. E la scelta di farlo cadere d’agosto "segnala la volontà politica di non voler ricevere particolari seccature da parte della pubblica opinione" e di "abbattere i tempi di eventuali studi accurati da parte dei professionisti.

"Di fatto la tanto sbandierata partecipazione rivendicata dalla giunta Biffoni – conclude Cocci -, si riduce alla mortificazione delle tempistiche di confronto tra pubblica amministrazione e società civile, tra l’altro previste dalla legge". Entrando nei dettagli del nuovo piano strutturale, il Comune adotta uno strumento urbanistico che prevede l’uso di 17 ettari di suolo agricolo, cioè lo 0,29% del totale presente in città. Ne nasceranno nove aree di co-progettazione: due pubbliche per realizzarci una scuola media a Grignano e ampliare il polo sportivo di Iolo, le altre sette su suolo privato per realizzare industriale e terziario. L’altra novità è quella relativa al Macrolotto Tre, cioè l’ampliamento in altezza per 117 ettari sui tetti dei capannoni già presenti nelle aree produttive. Infine il piano dà il via libera alla costruzione di nuove edificazioni su 27 ettari di aree urbane. Lavori che genereranno 315 ettari di standard pubblici, cioè di opere a disposizione della cittadinanza come strade, giardini e parcheggi.