REDAZIONE PRATO

Nuovo patto sui canoni tra inquilini e proprietari

Il Comune ha convocato il 5 marzo i sindacati di inquilini e proprietari immobiliari per firmare un nuovo accordo territoriale sugli affitti. "L’ultimo protocollo risale al 2003, quando i prezzi delle locazioni erano più alti. A Prato si affitta a canale concordato con prezzi del canale libero e canoni alti, godendo della cedolare secca al 10%. – precisa Laura Grandi del Sunia –. Dobbiamo riequilibrare la situazione per aiutare gli inquilini. Chiediamo Imu agevolata al 5,7%. E un bonus di 500 euro per i proprietari virtuosi, che passano dal canale libero al canale concordato. Inoltre, per i proprietari che affittano al 10% in meno dei prezzi del canale concordato, un abbattimento ulteriore dell’Imu".

Sulle difficoltà del momento interviene Riccardo Landini, presidente Uppi Prato: "La crisi colpisce anche i proprietari, costretti a pagare le tasse senza agevolazioni, anche se non riscuotono l’affitto e sono i primi ad andare incontro alle difficoltà degli inquilini – precisa – . Siamo favorevoli a una proroga del blocco degli sfratti, a patto che non sia valido per chi già da prima della pandemia risultava inquilino moroso o cattivo pagatore". Più che disponibile a firmare un nuovo accordo territoriale Gianfranco Ghilardi, referente Confedilizia Prato: "Chiediamo l’allentamento della pressione fiscale e agevolazioni statali e locali che consentano a entrambe le parti di raggiungere accordi economicamente vantaggiosi in una logica di collaborazione – conclude –. Se non c’è dolo da parte dell’inquilino, la stragrande maggioranza dei proprietari si è sempre dimostrata disponibile a ridiscutere gli affitti in caso di necessità. Le ordinanze di sfratto già esecutive da prima della pandemia, però, devono poter essere eseguite".

L.M.