REDAZIONE PRATO

Nos, il libro-fumetto per ragazzi che parla di autismo e bullismo

Il fumetto "Nos" affronta il tema dell'autismo e del bullismo, sensibilizzando i giovani alla diversità. Ideato dal dottor Sestini e disegnato da Niccolò Storai, il libro sarà distribuito nelle scuole.

Stelvio Sestini e Niccolò Storai

Stelvio Sestini e Niccolò Storai

Un libro a fumetti che è anche un messaggio sociale.

Si intitola "Nos" e parla ai ragazzi di autismo e di bullismo. Perché spesso queste due parole si trovano insieme negli spazi dove i bulli fanno i grossi con chi comunica in modo differente da loro. Il tema è diventato un volume capace di arrivare a tutti, progettato dal dottor Stelvio Sestini, direttore di medicina nucleare all’Asl Toscana Centro e presidente del Kiwanis di Prato, e disegnato dal fumettista Niccolò Storai. Autore di tutto rispetto che si è formato alla scuola di Comix e ha pubblicato opere per Npe, Tunué, Mondadori e Rizzoli. Ha lavorato con Zerocalcare e ha in programma collaborazioni per Dylan Dog.

A spiegare il progetto è il dottor Sestini: "Tra le linee guida del Kiwanis a livello mondiale c’è il supporto alle disabilità e in particolare all’autismo, così – aggiunge – un paio di anni fa abbiamo iniziato a pensare al progetto, con lo scopo di sensibilizzare gli adolescenti e i giovani usando come tramite un libro a fumetti che avrebbe fatto capire ai ragazzi l’importanza della diversità. Andava trovato chi lo disegnava e durante una serata di Ami ho conosciuto Niccolò Storai, gli ho raccontato del progetto e ci siamo subito trovati d’accordo. Lavorare con lui mi ha arricchito".

Il testo che racconta la storia di due ragazzi, ambientata in epoche diverse, una etrusca e una moderna, è stato elaborato da Maila Vannucchi e Anna Lisa Martini, con la consulenza per la parte degli etruschi di Giuditta Pesenti.

"Oltre a Niccolò Storai che ha reso in modo eccezionale i volti e lo sguardo dei due bambini, devo ringraziare – dice Sestini –

per il Kiwanis Anna Fazio e Antonio Schillaci nonché la Baroni&Gori che l’ha stampato".

Inoltre il libro è arricchito dalla prefazione di Alessandro Benvenuti che si è prestato con entusiasmo e poesia al progetto.

La città etrusca in cui si svolge la prima parte della storia si chiama Tular, che significa terra di confine, ed è ispirata a Gonfienti, con dati storici precisi. Ma nel racconto entrano anche la statuetta dell’offerente, reperto ora conservato al British Museum di Londra nonché la casa del protagonista Aris, che si ritroverà anche nella seconda parte ambientata nel presente. I due bambini di "Nos" sono entrambi con spettro autistico e bullizzati dai compagni ma la storia finisce bene. Saranno proprio Aris e Giorgio a dare agli altri ragazzi l’esempio di tolleranza. Ora questo libro, perché il progetto continua, sarà distribuito nelle scuole. "E’ il nostro prossimo obiettivo" rivela il dottor Sestini.

Elena Duranti