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Nonno ci racconti Prato?. Il libro di Urano Corsi atto d’amore per la città

Ricordi, aneddoti, racconti di luoghi scomparsi. "E’ dedicato alle mie nipotine. Non sanno leggere, ma spero imparino a farlo grazie a queste pagine". .

Nonno ci racconti Prato?. Il libro di Urano Corsi atto d’amore per la città

PRATO

"Nonno ci racconti Prato?". E’ il titolo del libro che Urano Corsi, fra le memorie storiche della città, ha appena dato alle stampe e che questa sera alle 21 presenterà nel salone consiliare del Comune. "Perché cimentarsi a 74 anni in un’opera prima letteraria? Perché mi piacciono le sfide – scrive l’autore nell’introduzione al libro – e perché da sempre sono innamorato di Prato e soprattutto del suo centro, dove abito dalla nascita, ancora nella stessa casa".

La voglia di tramandare tutti questi ricordi alle nipotine è stata la molla decisiva. "Ancora non sanno leggere – aggiunge –, ma spero impareranno presto a farlo anche grazie a queste pagine. E spero che Prato l’ameranno sempre come la amo io". Una dedica doppia, quella di Urano Corsi.

Nel volume tanti aneddoti, tante storie dimenticate, il racconto di luoghi meno conosciuti o che non ormai esistono più. Fra le pagine del libro traspaiono l’entusiasmo di scrivere della città, di non far smarrire memorie preziose, il senso dell’identità, delle radici. Ma non manca di certo una vena di umorismo e di ironia, sostenuta anche dai tanti "pratesismi", che l’autore ha volutamente lasciato in corsivo nel testo. Chi è nato a Prato, o nei comuni limitrofi, ci ritroverà tanto delle proprie famiglie di origine, sia nelle storie che nel modo di raccontarle. Il libro inizia con dodici "quadri", uno per mese dell’anno, di usanze, personaggi e tradizioni, e si prosegue con altri capitoli: Com’è cambiata la toponomastica, Vecchie botteghe e bottegai, Paste, pasticci e pasticcieri, Giochi di quando s’era ragazzi (compresi una mitica corsa coi tappini in piazza Duomo e il racconto di una battaglia di "pirulini". In mezzo a tanti ricordi, Urano Corsi dedica qualche pagina anche ai mestieri scomparsi e ai pratesi dimenticati.

Un amarcord alleggerito da una serie di spassosi episodi goliardici di cui è stato protagonista in gioventù, tra i quali un inconsueto "Gran premio a spinta" in occasione delle domeniche a piedi del 1973, ai tempi dell’austerity. Una vena di commozione nell’episodio dal "Il mio amico Mario" accompagna il lettore al termine del libro. Ricordiamo che la presentazione del libro ci sarà questa sera alle 21 nel salone consiliare di palazzo comunale.