REDAZIONE PRATO

"Non ci fu corruzione": Valentini assolto

La Cassazione mette la parola fine all’inchiesta "Volpe nel deserto" che nel giugno 2011 coinvolse il professionista pratese.

Assoluzione definitiva per tutti gli imputati dell’inchiesta "Volpe nel deserto" che ben nove anni fa, nel giugno 2011, scosse Lucca e il Comune per le clamorose ipotesi di corruzione nei grandi progetti urbanistici. Dopo la Corte d’Appello di Firenze che si era pronunciata nell’aprile 2019, infatti, ora anche la Cassazione ha confermato le assoluzioni dei cinque imputati rimasti tuttora sotto processo, ritenendo “totalmente inammissibile“ il ricorso della Procura generale.

Confermate dunque le cinque assoluzioni stabilite in primo grado nel lontano febbraio 2015 dal gup Silvia Mugnaini per l’imprenditore pratese Giovanni Valentini, il dirigente comunale Maurizio Tani, l’ingegner Andrea Ferro, ex presidente della commissione ambientale del comune di Lucca, il socio dello studio Chiari, Luca Antonio Ruggi e l’ex vice presidente di Sistema Ambiente, Sauro Doroni. Stessa decisione anche per la società "Valore" di Prato, poi fallita, di cui era presidente proprio l’architetto Valentini, socio all’epoca della Lucchese calcio e interessato a realizzare il nuovo stadio. Altre epoche ormai lontane. Nel frattempo è ancora in piedi la causa civile della “Valore“ contro il Comune per una cifra fra i 30 e i 40 milioni di euro.

Scontata la soddisfazione del collegio difensivo (avvocati Stefano Del Corso, Carlo Di Bugno, Maurizio Campo, Riccardo Carloni, Francesco Marenghi, Enrico Marzaduri Giulia Padovani e Luigi Velani) per questa sentenza che mette la parola fine a una vicenda giudiziaria annosa e controversa.

L’inchiesta per presunta corruzione nei grandi progetti urbanistici era venuta clamorosamente alla ribalta nel giugno 2011 con un vero terremoto politico in città in seguito all’arresto di assessori, funzionari pubblici, imprenditori e professionisti. All’epoca la Procura ipotizzò un giro di mazzette e favori per favorire una speculazione edilizia della "Valore" a Sant’Anna e per realizzare un nuovo stadio, ma l’indagine fu ‘bocciata’ prima dal tribunale del riesame di Firenze e poi dalla Cassazione. Tutti gli imputati nel frattempo sono stati assolti.

I primi ad essere riabilitati furono l’ex assessore Marco Chiari e l’ex sindaco Mauro Favilla (prosciolti dal gup con conferma della Cassazione), mentre per gli altri cinque la Procura nel 2015 aveva deciso di ricorrere in appello. Alla fine la sentenza d’appello dell’aprile 2019 che confermava tutte quante le assoluzioni. Poi ecco la “coda“ del ricorso in Cassazione. E adesso la pietra tombale.

Paolo Pacini