"Noi moderati, la lista dei pratesi"

Silli, Lafranceschina, Betti e Petrone nel proporzionale Camera. Mencattini, Bardoni e Trama per il Senato

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Una lista a trazione pratese. Noi Moderati, il blocco elettorale che raggruppa Coraggio Italia, Noi con l’Italia e Italia al Centro, schiera alla Camera e al Senato nei due collegi plurinominali che comprendono anche la nostra provincia ben sette pratesi. D’altronde la lista che corre in coalizione col centrodestra (appoggiando Erica Mazzetti all’uninominale alla Camera, e Patrizio La Pietra all’uninominale al Senato) e punta a superare lo sbarramento del 3%, ha nel pratese Giorgio Silli uno dei leader nazionali di riferimento. E così si punta forte sulla nostra provincia per portare un cospicuo bacino di voti a tutto il raggruppamento. "Se le altre liste hanno paracadutati provenienti da fuori provincia o da fuori regione – commentano da Noi Moderati -, la nostra scelta è stata quella di premiare e valorizzare le realtà e le figure presenti sul territorio". Al plurinominale alla Camera troviamo così Giorgio Silli come capolista, seguito dai consiglieri comunali Eva Betti e Mirko Lafranceschina (da sinistra nella foto) e da Cinzia Petrone (quota Udc). Al plurinominale al Senato il capolista è l’aretino Sandro Dini. A seguire tre pratesi (parte destra della foto): Maria Cristina Bardoni, Enrico Mencattini e Clara Trama. "Un primo obiettivo lo abbiamo già raggiunto, quello di superare lo sbarramento – dice Silli -. Tutti i sondaggi ci danno sopra la quota necessaria per entrare in Parlamento e questo significa che stiamo lavorando bene. Su Prato puntiamo forte come lista, abbiamo investito su figure ben conosciute che ci sono sempre state per i cittadini in caso di bisogno. Gli elettori di noi sanno tutto: pregi e difetti. Non dobbiamo quindi andare a pregare i pratesi per votarci, tutti infatti sanno quale è stato il nostro percorso e l’impegno per la città e per la provincia".

Silli parla anche della corsa per la conquista del seggio uninominale alla Camera. "Ricordo ancora la vittoria del 2018 quando sono stato il primo dopo 70 anni a conquistare un seggio notoriamente di sinistra – prosegue -. Anche questa volta la vittoria si giocherà su pochi voti di differenza, ma sono convinto che il centrodestra possa farcela". Sulla possibilità di tornare in Parlamento Silli non si sbilancia. "Il meccanismo elettorale è davvero complesso – conclude -. Tutto dipenderà dai voti presi nel resto d’Italia dai nostri colleghi di partito e da quanto riusciremo a fare bene in Toscana e nei collegi di Prato. Il meccanismo dei resti è talmente complicato da renderlo di fatto imprevedibile". Fra i candidati ci sono anche due consiglieri comunali come Betti e Lafranceschina che da poco hanno dato vita al gruppo consiliare Prato al Centro.

"Intanto ci siamo distinti per le candidature perché non credo che ci sia lista con un numero nemmeno avvicinabile al nostro di candidati pratesi – dice Lafranceschina -. L’altro tema fondamentale è quello di salvare le imprese del distretto dal caro bollette. E’ necessario utilizzare i fondi europei per aiutare le aziende e mettere al riparo dalla crisi anche le famiglie". Betti parla invece di politiche di genere. "Uno dei primi temi riguarda la salute e i farmaci – sottolinea -. Le dosi dei medicinali sono tarate sugli uomini e non sulle esigenze delle donne. Questo paradigma va quindi cambiato. E poi serve parità di diritti, dignità e salario sui luoghi di lavoro. Non amo le quote rosa, ma è evidente che ci sia bisogno di politiche di genere mirate per superare ingiustizie e discriminazioni".

Stefano De Biase