
Napoli club, sale la febbre "Pronti alla festa scudetto"
Prato potrebbe colorarsi di azzurro. L’azzurro del Napoli, che sente profumo di Scudetto: dovesse battere la Salernitana nel derby campano in programma alle 15 e se la Lazio, alle 12.30, non riuscisse ad avere la meglio in trasferta a casa dell’Inter, allora i partenopei sarebbero campioni d’Italia con ben sei giornate d’anticipo rispetto alla fine del campionato di Serie A. E’ dal 1990, ossia dai tempi delle magie di Diego Armando Maradona, che all’ombra del Vesuvio non si vede il titolo. E allora è chiaro che l’attesa sia spasmodica, anche per i tifosi azzurri che vivono a Prato.
"Il fatto che non dipenda solo da noi lascia tutto un po’ nell’incertezza, infatti non abbiamo preparato chissà che cosa per le celebrazioni: bandiere, fumogeni. Ma a prescindere da questo, sarebbe una gioia immensa, che aspettiamo da 33 lunghi anni - racconta il presidente del club Napoli di Prato, Alessandro Prota, fiorentino di nascita ma sostenitore dei partenopei per le origini dei genitori – Se sarà Scudetto, allora resteremo nei paraggi della nostra sede in zona Ciliani, dove saremo in un centinaio fra iscritti e gli esterni che si sono prenotati per vedere la gara, senza spostarci verso il centro. Per la vera festa ci sarà tempo".
L’idea è infatti quella di organizzare una cena aperta ai soci - attualmente attorno alle 60 unità - con premi e varie sorprese. Per qualche tesserato però, il regalo è già arrivato in anticipo. "Siamo riusciti a portarne qualcuno allo stadio Diego Armando Maradona per assistere alla partita di oggi. So che altri invece saranno a Napoli per eventualmente assaporare il gusto della vittoria in città. Insomma, potrebbe essere una giornata di gloria. Peccato – aggiunge Prota – per il cambio di orario".
Inizialmente, il match fra la formazione di Luciano Spalletti e la Salernitana si sarebbe dovuto disputare ieri, ma successivamente la società azzurra ha fatto richiesta per scendere in campo 24 ore più tardi. "Ci eravamo organizzati con gli impegni familiari e lavorativi pensando che si giocasse di sabato. Io ad esempio mi guarderò solo il secondo tempo. E’ un peccato, perché magari – continua il presidente del club – qualche tifoso dovrà rinunciare a guardare una partita sognata e attesa a lungo. Per quanto mi riguarda, ho solo un rammarico, ossia quello di non essere con mio figlio più grande che si trova a Londra. Nel caso, non potremo festeggiare insieme".
Francesco Bocchini