Multiutility, passo avanti Consiag verso la chiusura

Rientrano i dubbi dei sindaci dell’empolese-valdelsa: via libera alla società. La holding pratese sparirà dopo decenni quando nascerà quella nuova

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Il percorso costitutivo della multiutility toscana dei servizi pubblici andrà avanti. I dubbi espressi in questi giorni da 14 sindaci dell’empolese valdelsa sull’opportunità di sciogliere già a inizio 2023 Publiservizi (holding dei servizi pubblici locali dell’empolese) sono stati fugati ieri pomeriggio nel corso dell’assemblea dei soci. Un appuntamento nel quale è stato deciso di andare avanti con la multiutility, così come deliberato nel cda del 28 aprile e come deciso dai consigli comunali dei Comuni soci. Per arrivare al via libera dell’operazione è servito un lungo lavoro di ricucitura politica tutto interno al Partito Democratico: lo stop alla fusione di Publiservizi nella nuova multiutility infatti avrebbe rallentato il percorso di nascita della nuova maxi azienda toscana dei servizi pubblici locali, costringendo a riscrivere completamente la delibera già approvata da 66 consigli comunali, fra cui quello di Prato.

A generare le polemiche dei sindaci dell’empolese era stata proprio l’approvazione delle delibere di fusione con vari distinguo da parte di alcuni consigli comunali, su tutti Prato e Firenze. Modifiche che costringeranno a passare nuovamente dai consigli comunali per dare il via libera alla quotazione in Borsa. Doppio passaggio non previsto invece dai Comuni dell’empolese. Le rassicurazioni pervenute ai primi cittadini da parte dei promotori tecnici dell’operazione multiutility sembrano però bastate a rasserenare gli animi nei territori dell’empolese valdelsa. "Dopo le strette interlocuzioni tra amministratori delle ultime ore si sono fatti passi in avanti significativi per la tutela degli asset societari di Publiservizi – spiegano i 14 sindaci –. Passi in avanti che ci consentono di salvaguardare la presenza delle nostre partecipazioni dentro la nascente multiutility. Allo stesso tempo avremo la possibilità di mantenere il controllo diretto delle nostre quote nelle aziende che forniscono servizi".

Dal canto suo Biffoni ha sottolineato ieri sera "l’importanza di aver portato a casa il risultato", anche se non ha nascosto il dispiacere "per le perplessità sollevate, per quanto legittime". Superato quindi l’intoppo Publiservizi cosa manca adesso al percorso di costituzione della multiutility toscana? Domani verrà formalizzata l’acquisizione delle quote del Comune di Firenze di Toscana Energia, e quelle del Comune di Pistoia in Publiacqua. Poi bisognerà attendere i tempi tecnici per completare la procedura di fusione, fra cui anche l’espressione dell’antitrust (la Corte dei Conti invece ha dato il benestare all’operazione). La previsione dei tecnici che stanno seguendo la partita è quella di arrivare all’atto costitutivo intorno a metà gennaio, con un leggero ritardo rispetto alla data originariamente prevista del 30 dicembre. Una volta firmato l’atto di fusione da parte dei rappresentanti legali di Consiag, Publiservizi, Acqua Toscana queste società si scioglieranno automaticamente confluendo tutte in Alia.