STEFANO DE BIASE
Cronaca

Multe non pagate, c’è un buco da 110 milioni Sori passa all’azione: raffica di ingiunzioni

La cifra, calcolata dal Comune, è relativa agli ultimi 11 anni. E dal 2018 a oggi mancano 33 milioni. Revocato lo stop alle riscossioni

di Stefano De Biase

Centodieci milioni di euro di multe elevate e notificate, ma mai pagate in questi ultimi 11 anni. E’ la cifra incredibile che emerge dall’analisi dei verbali della polizia municipale di Prato dal 2011 a oggi, finiti nelle mani di Sori per tentare di arrivare alla riscossione. Un’attività che però dà solo in parte i suoi frutti: in prima battuta le multe vengono pagate in media solo dal 45%-50% degli automobilisti, mentre una volta passate nelle mani di Sori, quest’ultima riesce a recuperare - fra fermi amministrativi, ingiunzioni e pignoramenti - al massimo un ulteriore 20% delle somme.

Bisogna subito precisare che la cifra di 110 milioni di euro si raggiunge dalla somma di due valori: quello effettivo delle multe e quello delle maggiorazioni previste per coloro che non pagano in prima battuta i verbali. L’annus horribilis per la municipale, e soprattutto per le casse del Comune, è stato il 2016, quando si sono registrati 14 milioni di euro di multe evase, a cui si sommano cinque milioni derivanti dalle maggiorazioni per i mancati pagamenti in tempo utile. Diciannove milioni che potevano essere utilizzati per migliorare la manutenzione delle strade e per progetti di sicurezza stradale, e che invece con ogni probabilità si trasformeranno in crediti inesigibili per il Comune. Un altro anno molto pesante è stato il 2017 con 15,6 milioni di multe non pagate, mentre dal 2018 a oggi la partita è tutta da giocare. L’evasione totale negli ultimi quattro anni ammonta a 33 milioni di euro. Denaro non pagato dagli automobilisti che non hanno rispettato il codice della strada nel territorio comunale di Prato, ma che ancora non è passato dalle procedure ingiuntive. Sori infatti sarebbe dovuta entrare in azione nel 2020 per richiedere agli automobilisti l’evasione 2018, ma l’arrivo della pandemia e lo stop alle procedure ingiuntive voluto dal governo ha bloccato l’attività degli uffici. Il risultato è stato quello di ritrovarsi con 33 milioni di euro in meno in bilancio per il Comune, e di accumulare una mole incredibile di atti negli uffici di Sori. Cartelle che dallo scorso autunno sono in elaborazione dopo la revoca da parte del governo dello stop alle ingiunzioni, e che adesso arriveranno con una pioggia di notifiche nelle case degli automobilisti pratesi. Chiaramente, anche per i limiti numerici del personale di Sori, le richieste di messa in regola con il pagamento delle multe arriveranno scaglionate nel corso dei mesi. Ma chi pensava di averla fatta franca dovrà fare i conti col rischio di fermi amministrativi e ingiunzioni varie. Analizzando l’andamento delle multe nel 2020 e nel 2021 emerge un ulteriore dato scaturito dalla pandemia: come confermato dalla polizia municipale gli automobilisti pratesi hanno cominciato a pagare ancora di meno le multe. Cioè a fronte di cassa integrazione, stop alle attività e ristori che non arrivavano, in tanti hanno rinunciato a mettersi in regola con i verbali, rimandando al futuro i pagamenti o sperando in una eventuale moratoria fiscale.

Non a caso nel 2020, nonostante un minor numero di multe elevate a causa del lockdown e delle restrizioni covid, la cifra dell’evasione è stata di ben 9,4 milioni di euro (e visto che ancora non c’è l’attività ingiuntiva di Sori, la somma è destinata ad aumentare decisamente con le maggiorazioni per i mancati pagamenti nei termini di legge). E nel 2022 cosa accadrà? Dalla municipale e dal Comune c’è pessimismo: con il caro bollette il rischio è di vedere sempre più evasione nel pagamento delle multe.