Prato: movida, folla e danni a notte fonda. Biffoni: "Troppa gente, così non va"

Bilancio in chiaro scuro dopo il primo week end con i locali aperti. Distrutti fioriere e cestini in via Garibaldi. Il sindaco: "Intollerabile. Per alcuni maleducati ci rimettono tutti". Acquisite le immagini delle telecamere

Folla in centro (foto Attalmi)

Folla in centro (foto Attalmi)

Prato, 25 maggio 2020 - «Tanta gente, troppa. Così non va".Il bilancio del primo week end di movida lascia parecchie perplessità al sindaco Matteo Biffoni, non tanto per come si sono comportati gli esercenti (che hanno rispettato le regole alla lettera), quanto per gli avventori che si sono accalcati nelle strade strette del centro, in alcuni casi anche senza indossare le mascherine. Come se 70 giorni di lockdown non fossero bastati.

«E’ un bilancio in chiaroscuro – spiega Biffoni – Da un lato ci sono gli esercenti che si sono stati all’altezza della situazione comportandosi in maniera esemplare, dall’altra gli avventori dei locali che, in alcuni casi , si sono dimostrati dei veri incivili. In settimana avrò un incontro con i gestori dei locali e poi in prefettura. Non vorrei essere costretto a prendere decisioni drastiche come avvenuto in altre città". Nel fine settimana appena trascorso non sono state fatte multe, come deciso nel vertice in prefettura, ma le forze dell’ordine hanno fatto un’attività di persuasione e informazione con passaggi frequenti nelle strade della movida. La gente, però, è stata tanta: centinaia di giovani che si sono accalcati sopratutto nelle strade più strette come via Settesoldi, via Pugliesi e via Garibaldi in direzione di piazza Mercatale. Ed è proprio nel tratto finale di via Garibaldi che sabato sera si è registrata la situazione più critica.

«Qualcuno ha distrutto fioriere e cestini – ha detto Biffoni – Sono maleducati e incivili. Sono cose intollerabili, soprattutto in questo periodo. Chi ha locali si sforza per far rispettare le regole, distanzia i tavoli, cerca di non creare assembramenti dentro e fuori dai bar, mentre c’è chi crea caos volontariamente. Così non va bene". La polizia municipale acquisirà le telecamere per risalire all’identità delle persone che sabato, a notte fonda, hanno distrutto gli arredi urbani. I testimoni raccontano di aver sentito urla e strepiti, una gran confusione. Gente che poi se l’è rifatta sulle fioriere e sui cestini distruggendoli senza un motivo. Fra venerdì e sabato i passaggi delle forze dell’ordine non sono bastati a tenere a distanza la gente e a far rispettare l’ordine come imposto in questo momento delicato, appena usciti dal lockdown.

«Non ci sono stati momenti di particolare criticità – racconta il comandante della polizia municipale, Marco Maccioni – Tanta gente, però, sì. Le persone si disperdono quando vedono passare la pattuglia ma poi si riaggregano, soprattutto nelle strade strette. L’unico momento più critico è stato venerdì quando qualcuno ha tirato i cubetti di ghiaccio sulle macchine della municipale".

"Ci vuole testa – conclude Biffoni – Mi dispiacerebbe penalizzare i gestori dei bar imponendo chiusure anticipate. Le strade del centro sono strette e bisogna che la gente abbia l’intelligenza di disperdersi in autonomia. Ci vuole maggiore responsabilità"