Coronavirus Prato, muore assicuratore. E’ la vittima più giovane

Luciano Cimmino aveva 54 anni ed ricoverato al Santo Stefano. I decessi salgono a 41 mentre i contagi sono stati solo due. Nessun cinese ammalato

Un'operatrice sanitaria

Un'operatrice sanitaria

Prato, 30 aprile 2020 - C'è la vittima più giovane del virus. Si tratta di Luciano Cimmino, assicuratore di 54 anni che è morto all’ospedale di Prato s troncato dal Coronavirus. Cimmino è il più giovane deceduto nella nostra provincia dall’inizio dell’emergenza. Fra le persone sotto i sessant’anni morti a causa del Coronavirus ci sono solo Angelo Grazzini, 58 anni, di Montemurlo e una donna di 59 anni di Prato.

Con il decesso di Cimmino, i morti per il virus salgono a 41, come riporta anche il bollettino della Regione Toscana. Va meglio, invece, sul fronte dei contagi che ieri a Prato sono stati solo due per un totale di 517. La curva continua a scemare come si era già visto nei giorni precedenti tanto che in Toscana ieri i nuovi ammalati di Covid-19 sono stati 61 per un totale di 9.292. Continuano a esserci, invece, diversi morti: ieri in tutta la Toscana sono stati sedici, nove uomini e sette donne con un’età media di 81,8 anni. Cimmino è stato il più giovane.

La notizia positiva della giornata è che i guariti sono cresciuti dell’11% e sono un totale di 2.802. I test eseguiti hanno raggiunto quota 137.482, 3.865 in più rispetto al giorno; quelli analizzati ieri sono 3.424. Inoltre, si riducono ancora le persone ricoverate nei posti letto dedicati ai pazienti Covid: 715, 48 in meno di martedì, di cui 139 in terapia intensiva (meno 5 rispetto a ieri). E’ il numero più basso raggiunto dal 18 di marzo per i ricoveri totali, dal 16 di marzo per le terapie intensive. I ricoverati per Covid-19 sono il 13% degli attualmente positivi ( esclusi i deceduti e i guariti), percentuale inferiore alla media nazionale (20%), che pone la Toscana come terzultima regione.

Arrivano buone notizie anche dalla rsa di Comeana che è stata nell’occhio del ciclone per l’alto numero di contagiati e di deceduti fra gli anziani ospiti. Ieri la direzione della rsa ha scritto su Facebook che gli ultimi contagiati sono stati spostati alle cure intermedie. "E’ un grande giorno per la Casa Accoglienza Anziani – scrivono dalla rsa – L’Asl ha terminato il suo mandato di presa in carico degli utenti risultati positivi al Covid-19 presso la struttura, liberando il secondo piano e trasferendo gli ultimi cinque ospiti positivi nel distretto di cure intermedie. Possiamo iniziare la sanificazione degli ambienti liberati per riaccogliere nel più breve tempo possibile tutti i nostri ospiti e tornare alla normalità. Grazie a tutti coloro che fino a questo momento ci hanno sostenuto e aiutato e che hanno continuato ad avere fiducia nel nostro operato".

La procura di Prato sta ancora indagando sulla rsa per capire se le morti potevano essere evitate.

Infine, ieri l’Asl ha reso noto il numero dei contagiati stranieri nella nostra regione. L’attenzione si è rivolta verso i cinesi che, a sorpresa, sono stati fra i più immuni al virus. Solo un cinese in Toscana è risultato positivo al Covid. Un orientale che, fra l’altro, non è neppure residente a Prato ma a Empoli. Prato aveva attirato l’attenzione di tutti, prima che scoppiasse l’epidemia, per l’alto numero di cittadini cinesi (26mila solo i re golari) presenti sul territorio. La paura era che fossero loro a portare il contagio in città. Ma così non è stato: i cinesi sono stati i più rispettosi della quarantena a cui si sono sottoposti prima che venisse imposta dal governo italiano. Una decisione che li ha "salvati".

Secondo lo studio condotto da Ars, l’agenzia regionale di sanità, in Toscana solo il 4,3% (347) degli stranieri si è ammalato di Cornavirus. Un dato che sarebbe dovuto a tanti fattori fra cui le caratteristice genetiche, la giovane età, il possibile impatto di alcune vaccinazioni, come l’antitubercolare, molto diffusa nei paesi africani. L.N.