REDAZIONE PRATO

Morto Adriano Bellu, a 90 anni in azienda: “Una vita per il tessile”

Fondatore della Jersey Mode, presidente della sezione Nobilitazione e vicepresidente di Confindustria. Molto impegnato nel consorzio Progetto Acqua

Adriano Bellu, presidente del Consiglio di amministrazione di Jersey Mode spa

Adriano Bellu, presidente del Consiglio di amministrazione di Jersey Mode spa

Prato, 13 dicembre 2024 – L’imprenditore Adriano Bellu, presidente del consiglio di amministrazione di Jersey Mode spa, impresa fondata nel 1971 e specializzata nella nobilitazione dei tessuti a maglia, è morto la scorsa notte a Prato all’età di 90 anni. L’annuncio della scomparsa è stato dato da Confindustria Toscana Nord.

Classe 1934, Bellu era nato a Prato, dove aveva conseguito il diploma di ragioniere e, prima di fondare con Luigi Conti la Jersey Mode, aveva svolto altre attività nel tessile, dedicandosi alla produzione e vendita di filati da maglieria e, successivamente, di tessuti a maglia. Attivo in azienda fino all’ultimo a fianco dei suoi familiari e soci, ha accompagnato la Jersey Mode nel percorso che l’ha condotta a essere un’impresa innovativa e sostenibile. Intensa e importante anche la sua attività associativa: membro del Consiglio direttivo dell’Unione Industriale Pratese, oggi Ctn, già dal 2002, dopo essere stato eletto alla presidenza della sezione Nobilitazione.

È stato poi vicepresidente dell’associazione nel biennio 2006-2007 con la presidenza di Carlo Longo e nei bienni 2008-2009 e 2010-2011 con la presidenza di Riccardo Marini. E’ stato anche fortemente impegnato nel consorzio Progetto Acqua ed è stato vicepresidente della società Gida. E’ stato inoltre presidente del Consorzio Prato Gas. «Personalità forte e molto intelligente che ha costruito insieme al suo socio una realtà importante. Lascia una bell’esempio di imprenditore. È stato attivo fin da ultimo ed è venuto sempre in ditta che era la sua vita, la sua creazione. La sua presenza e i suoi consigli si sono sempre fatti sentire. Aveva molti interessi ed era un grande sportivo, dalla barca a vela alla bicicletta. Passioni che ha trasmesso a tutti noi» ricorda la figlia Annalisa. «Se ne va uno degli imprenditori che ha reso grande la nostra realtà produttiva sia direttamente che attraverso il suo impegno in Confindustria. – ha detto la sindaca Bugetti – Mi piacerebbe che i giovani trovassero quell’entusiasmo che ha fatto grande il tessile e che può ancora fare la differenza. E’ stato un grande capitano d’industria e ci mancherà». La salma è esposta alle cappelle della Croce d’Oro. Le esequie domani alle 15 nella chiesa di San Giuseppe in viale Montegrappa.

Erano i primi anni Settanta quando Adriano Bellu e Luigi Conti avviarono un’attività di tintoria e finissaggio dei tessuti a maglia. Oggi la Jersey Mode è una delle più importanti realtà industriali del distretto tessile pratese, inserita nelle filiere produttive locali ma con clienti anche di altre zone d’Italia. Jersey Mode conta 70 dipendenti e ha il suo principale punto di forza nell’essere, nel suo specifico comparto, specialista riconosciuta a livello nazionale. Nel 2022 la grande festa dell’azienda con in prima linea Bellu che aveva riservato parole di affetto per i suoi dipendenti sì perché per lui l’azienda era come la sua famiglia: “La nostra Jersey Mode è una grande famiglia: oggi la nostra è un’azienda moderna e tecnologicamente avanzata, dotata di tutte le più importanti certificazioni ambientali e orientata a investire nelle risorse umane”, aveva detto nell’occasione. Perché Adriano Bellu, imprenditore di altri tempi, fino all’ultimo nonostante le 90 primavere sulle spalle, è stato in azienda. Ivo Vignali, altro imprenditore storico che ha vissuto la storia imprenditoriale di Prato, titolare della Rifinizione Vignali era legato a Bellu. Colleghi al Progetto Acqua, colleghi nel lavoro e nelle battaglie a vantaggio del tessile pratese.

Vignali, lei conosceva bene Adriano Bellu?

“L’ho sentito due sere fa, poi la notizia della sua morte che devo dire mi ha spiazzato”.

Vi eravate sentiti per parlare di lavoro?

“Lo avevo chiamato perché dovevamo andare insieme alla cena di Natale del concorzio Progetto Acqua, quindi dovevamo fissare. Mi ha chiamato per dirmi che non si era sentito bene e che lo avevano ricoverato per una polmonite. Non sembrava niente di così grave”.

Nonostante l’età era un uomo ancora molto attivo?

“Eccome. Aveva 90 anni ma solo sulla carta. Era ancora molto lucido, era davvero in gamba. Pensare che non ci sia più è incredibile, ma se ne è andato sereno e questo è un bene. Alle 6 della mattina c’è stato il peggioramento e poi la morte, l’ho saputo subito, è stato un peggioramento rapido”.

Che imprenditore è stato Bellu?

“Un ottimo imprenditore, un uomo pacato e bonario ma anche fermo e deciso, era molto stimato dal mondo industriale”.

Avete lavorato a lungo fianco a fianco?

“Abbiamo lavorato insieme per molti anni quando era membro del consiglio di amministrazione del Progetto Acqua. Io ho sempre voluto condividere con i consiglieri le decisioni e il lavoro quotidiano. Abbiamo sempre agito con grande serenità e in perfetta armonia, non ho alcun rammarico”.

La Jersey Mode è una delle imprese simbolo del distretto?

“La sua rifinizione è stata una impresa importante per tutto il distretto, credo di non sbagliare se dico che è la rifinizione numero uno per la maglieria”.

Con Adriano Bellu se ne va un altro pezzo di storia tessile di Prato?

“Eterni non siamo. Ha avuto una vita piena di soddisfazioni, è stato un imprenditore lungimirante, ha fatto parte delle associazioni più importanti della città, persona stimata da tutti”.

Silvia Bini