
La disperazione di una familiare delle vittime (Attalmi)
Prato, 15 dicembre 2016 - Due anni per l'ex funzionario comunale Lorenzo Frasconi e un anno e otto mesi per il funzionario delle Ferrovie Stefano Caldini. Questa la sentenza, pena sospesa per entrambi, del giudice del tribunale di Prato, Luca D'Addario. I due imputati erano accusati di omicidio colposo plurimo.
Al processo erano arrivati dopo l'«inchiesta aperta per la morte di tre donne cinesi (di 24, 42 e 50 anni) annegate il 5 ottobre 2010 nel sottopasso di via Ciulli a Prato, a causa dell'esondazione del torrente Vella. Assolti, invece, come chiesto anche dal pm Lorenzo Gestri, Sandro Gensini, direttore dell'Asm - la municipalizzata del Comune che si occupava della manutenzione del sottopasso - e Paolo Berti di Ferrovie dello Stato.
La vettura con a bordo le tre donne, due sorelle e la figlia di una di queste, rimase intrappolata nel sottopasso divenuto improvvisamente un pozzo di acqua e fango profondo 5 metri. La più giovane rimase intrappolata nella vettura mentre la madre e la zia morirono mentre cercavano di fuggire.