Addio a Lina, per le statistiche morta di coronavirus. Ma non è così

Il figlio della donna di Montemurlo, che lottava contro un male incurabile: "La mamma non è morta per il Covid"

Lina Guarracino

Lina Guarracino

Montemurlo (Prato), 28 maggio 2020 - Lina Guarracino è morta martedì 27 maggio, all'età di 57 anni a Villa Donatello Firenze, dov'era ricoverata da tempo. Sarà uno di quei casi che rientreranno nelle statistiche delle morti per Covid-19, anche se il virus non è la causa della sua morte. Lina infatti oramai da tempo lottava contro un male incurabile, che alla fine se l'è portata via.

Il Coronavirus, contratto in ospedale, Lina di fatto lo aveva superato. Per alcuni giorni era stata attaccata al respiratore ma stava meglio, respirava autonomamente, anche se, dall'ultimo tampone effettuato, risultava sempre positiva. “Non è il Covid la causa della morte della mamma. Dallo scorso gennaio le sue condizioni erano peggiorate, tanto che si era reso necessario il ricovero in ospedale, perché a casa non poteva ricevere l'assistenza di cui aveva bisogno. - racconta Daniele Valore, uno dei due figli della donna – La mamma era una donna buona, benvoluta, generosa, una che pensava più agli altri che a se stessa, sempre disponibile e altruista verso chi aveva bisogno». Lina Guarracino era nata il 13 dicembre del 1963 a Albanella in provincia di Salerno, ma da oltre trent'anni viveva a Montemurlo in via Foscolo, dov'era molto conosciuta e apprezzata. L'altro figlio della donna, Riccardo vive invece in Francia. 

Lavorava come cuoca in una mensa in via Santa Caterina a Prato, che fornisce i pasti per numerose rsa della zona. Il sindaco Simone Calamai, non appena ha appreso la notizia, si è voluto stringere alla famiglia Valore ed ha detto:« Desidero esprimere le mie personali condoglianze ai figli di Lina, Daniele e Riccardo, per la perdita dell'amata mamma, molto conosciuta a Montemurlo, apprezzata e stimata per la sua bontà e generosità». Da oggi pomeriggio la salma si trova alle cappelle del commiato della Misericordia di Oste, mentre il funerale, in forma strettamente privata - come previsto dalle norme per il contenimento dell'epidemia - si svolgerà il 29 maggio alle ore 10 alla chiesa di Fornacelle.