REDAZIONE PRATO

Moni Ovadia ad Artimino Fra la musica e la poesia

"Un amore eterno": sabato sera l’atteso recital. Prenotazioni entro domani. Due pianoforti sotto le stelle e l’omaggio alle vittime dei nazisti il 6 agosto ’44

Gli spettacoli di Moni Ovadia suscitano sempre interesse ed emozioni forti. Sarà così anche sabato 7 agosto alle 21.30 all’anfiteatro della villa medicea "La Ferdinanda" di Artimino, quando l’artista salirà sul palco con il recital "Un amore eterno; musica e poesia". Stavolta c’è un valore aggiunto, ovvero il ricordo di cinque vittime civili, trucidate il 6 agosto del 1944. Nella Nepi di 40 anni, Vincenzo Del Conte 76, Olinto Fontani 60, Samuele Nepi 69, Zelinda Nesti 44 aani: tutti e cinque abitanti nella piccola comunità di Artimino, uccisi per mano dei nazisti nel 1944. Prima dello show di Ovadia, le cinque vittime saranno ricordate dalle autorità locali, con la deposizione di una corona di alloro, al cippo a loro dedicato proprio in via 5 martiri. Poi spazio a Moni Ovadia, grande artista nato nel 1946 e trasferitosi da bambino con la famiglia a Milano. "Un amore eterno: musica e poesia" è un recital in cui Ovadia sarà affiancato da Vincenzo Pasquariello al pianoforte e da Giovanna Famulari, sempre al pianoforte. "Il pianoforte nella musica classica occidentale esprime la massima complessità e ricchezza nell’anima di un solo strumento – ricorda Ovadia –, apre un orizzonte sconfinato al corteggiamento di note e parole. Con i miei due musicistisonderemo la relazione tra musica e versi, incrociando celebri composizioni musicali con versi di grandi poeti a partire dal paradigma di un poeta del neoellenico Yiannis Ritsos che prende il titolo da una delle più celebri melodie per pianoforte di tutti i tempi, la sonata al chiaro di luna di Ludwig Van Beethoven per sondare rapsodicamente le risonanze di versi memorabili e note sublimi. A tratti – conclude Ovadia – daremo spazio a qualche brano liturgico della cantoralità ebraica".

Un grande artista Moni Ovadia, che ha fatto dell’impegno e del coraggio la sua "bandiera"senza mai venir meno alla coerenza con la quale ha attraversato quarant’anni nel mondo dello spettacolo. A partire dagli anni Ottanta la critica e il pubblico si accorgono del suo talento. Tanto teatro, spesso presenza fissa nelle stagioni teatrali del Metastasio di Prato, soprattutto negli anni Novanta. E tra un tour e l’altro anche il cinema d’autore con Nanni Moretti ("Caro diario"), Silvio Soldini ("Un’anima divisa in due"), Mario Monicelli ("Facciamo paradiso"). Sarà un piacere applaudirlo ancora una volta sabato 7 ad Artimino. Prenotazione obbligatoria a [email protected]. Le prenotazioni si chiudono domani alle 12. Importante avvertenza: il green pass è obbligatorio.

Federico Berti