REDAZIONE PRATO

"Migranti, finiti i posti per i minori" Pronta una lettera per il Ministero

Il sindaco Biffoni: "Con questi numeri non possiamo garantire il rispetto delle condizioni d’accoglienza"

"Migranti, finiti i posti per i minori" Pronta una lettera per il Ministero

"Con questi numeri, se ci vengono mandati ancora minori non accompagnati, noi non possiamo garantire che ci sia il rispetto delle condizioni di accoglienza stabilite per legge. E la responsabilità è dello Stato centrale. Non ci sono gli hub di primissima accoglienza e non ci sono risorse per la mediazione culturale". Sui migranti la misura è colma e la situazione si fa sempre più allarmante. Lo si capisce dalle parole del sindaco di Prato, Matteo Biffoni, che, in quanto responsabile Anci per l’immigrazione, si fa portavoce delle problematiche di molti altri suoi colleghi in altre realtà. Ma guardiamo a casa nostra. Prato non è più in grado di ospitare migranti minorenni non accompagnati perché ha esaurito i posti anche nelle strutture che si sono prestate ad accogliere gli inserimenti in via di urgenza, utilizzando ordini di servizio della Prefettura. Questa la verità. Con gli ultimi due arrivi fatti registrare nelle ultime ore il totale di migranti minorenni accolti sul nostro territorio è salito a 21, ben oltre soglia.

Una situazione già esplicitata, tramite apposita lettera inviata qualche giorno fa dalla Società della Salute Area Pratese, sia al tribunale dei Minori di Firenze che alla stessa prefettura, ma che con ogni probabilità verrà ribadita con ancora maggior forza e decisione con una nuova missiva nei prossimi giorni indirizzata stavolta anche al Ministero dell’Interno, oltreché alla prefettura pratese e, per conoscenza, alla procura, se tutto rimarrà invariato. "Il decreto Cutro – conclude Biffoni – ha peggiorato se possibile le regole del gioco, allontanando dal sistema dell’accoglienza i grandi player più affidabili come Arci, Caritas, Comunità di Sant’Egidio. Non ce l’ho coi prefetti, loro rispondono a input che arrivano dal Viminale".

Che la situazione sia già al limite delle possibilità di accoglienza lo conferma anche Simone Faggi, presidente della Sds area pratese: "Non abbiamo più possibilità di accogliere secondo il livello di accoglienza che per un minore non accompagnato dovrebbero esser garantiti per legge – precisa –. E questo finché non saranno disponibili nuovi posti nelle strutture di accoglienza, oppure non arrivino apposite autorizzazioni ad accogliere i minori in strutture per adulti o in situazioni di sovrannumero. Le promesse di una svolta e di una interruzione degli arrivi tramite accordi internazionali in questo momento non sono state mantenute. Siamo tornati al 2017, con i problemi che però si stanno scaricando esclusivamente sui territori e sulle amministrazioni locali. A differenza degli anni scorsi, stanno arrivando minori non accompagnati, che hanno criteri di accoglienza ben più complicati degli adulti, come per esempio l’assistenza h24".

C’è poi il tema delle diarie giornaliere troppo basse, che scoraggiano appunto gli operatori qualificati all’accoglienza. Due settimane fa la prefettura ha pubblicato una manifestazione d’interesse per una struttura d’accoglienza specifica da 15 posti. Al momento non risultano candidature: i 60 euro al giorno per ciascun minore, tutto compreso, non sono evidentemente considerati congrui da molti operatori del settore rispetto alla complessità dell’accoglienza di un minore. Secondo alcune stime qualificate, di euro ne servirebbero almeno 100.

L. M.