
MetJazz al Teatro Fabbricone Domani un doppio concerto Fra tradizione e innovazione
Torna MetJazz con due esibizioni in sequenza domani alle 21 al Teatro Fabbricone. Con Creative music front, il sax tenore di Leonardo Radicchi (compositore e musicista dalle esperienze internazionali, diplomato alla Berklee e anche operatore umanitario per Emergency) guida un quintetto di talenti e, assieme al vibrafono e le percussioni di Nazareno Caputo, alla chitarra e gli effetti di Ruggero Fornari, il contrabbasso di Pietro Paris, la batteria e le percussioni di Lorenzo Brilli, presenta composizioni originali e brani del folklore di varie parti del mondo guardando alla musica come prolungamento dell’impegno civile, come una forma di intervento nel presente.
A seguire arriva sul palco del Fabbricone il trio Anokhi, un classico trio jazz che vede il batterista Cristiano Calcagnile, il pianista Giorgio Pacorig e il contrabbassista Gabriele Evangelista eseguire in Inversi composizioni originali e confrontarsi con la tradizione dei maestri del trio jazz in termini di ruoli degli strumenti, struttura dei brani, libertà e vincoli nel dialogo. Il trio si rispecchia nel passato con classicità, ma rinnovandolo con piccoli scarti, sottili differenze. Quello di domani sera è il penultimo appuntamento della rassegna, che si conclujderà lunedì prossimo 13 marzo al Metastasio. Nel concerto Belladonna (presente in numerose classifiche tra i migliori dischi di jazz del 2022), realizzato in collaborazione con Musicus Concentus Firenze, la chitarrista Mary Halvorson con il quartetto d’archi Mivos propone un dialogo con la tradizione del tutto nuovo. Sul palco con la Halvorson, il violino di Olivia De Prato e Maya Bernardo, viola di Victor Lowrie Tafoya, il violoncello di Tyler J. Borden.