Mascherine fuorilegge, la sentenza slitta... per le norme anticovid

Le sedute con più di quattro parti non si possono celebrare per le dimensioni contenute degli spazi delle aule del tribunale di Prato

Il blitz della Finanza

Il blitz della Finanza

Prato, 6 aprile 2021 - La sentenza sulle 'finte' mascherine anti Covid, non conformi ai criteri sanitari stabiliti, attesa a Prato oggi pomeriggio, è stata rinviata... proprio a causa delle norme anti Covid.

Il processo a 15 imputati accusati di truffa per le mascherine destinate alla sanità toscana non si è potuta tenere. Il tribunale pratese, infatti, ha stabilito che le sedute con più di quattro parti non si possano celebrare per le dimensioni contenute degli spazi delle aule e dunque per il conseguente rischio assembramenti. Per questo l'udienza della sentenza è stata rinviata a settembre.

La vicenda risale al giugno 2020 quando la procura con la guardia di finanza mise sotto i riflettori Hong Guolong e fratello di Hong Guo Yu, 33 e 24 anni, amministratori del Gruppo Yl. In piena emergenza sanitaria, secondo l'accusa, convertirono la produzione di abbigliamento in dispositivi di sicurezza. L'affare attivò un appalto da circa 50 milioni di euro con Estar, la centrale per gli acquisti sanitari della Regione Toscana, e la protezione civile attraverso la presidenza del Consiglio dei ministri. Le mascherine tuttavia non rispondevano ai requisiti di sicurezza e le indagini permisero di accertare che la loro produzione fu subappaltata senza alcuna autorizzazione a decine di ditte cinesi che impiegavano operai irregolari senza permesso di soggiorno e in condizioni di lavoro inadatte.