Forza Nuova e antifascisti, il giorno delle due piazze. Niente corteo, ci sarà un presidio

Trecento agenti per il presidio di estrema destra (non più un corteo) in piazza del Mercato. In piazza delle Carceri attese 4mila persone alla contromanifestazione

Una manifestazione di Forza Nuova

Una manifestazione di Forza Nuova

Prato, 23 marzo 2019 - Non più un corteo, ma un presidio fisso in piazza del Mercato Nuovo. La notizia è cominciata a circolare ieri nel tardo pomeriggio quando il Comune e la polizia municipale non avevano ancora ricevuto una comunicazione ufficiale. Una questione di «prescrizioni adottate», spiega il questore Alessio Cesareo. Un cambio di rotta per contenere la manifestazione di Forza Nuova - a cui parteciperà anche il fondatore del partito Roberto Fiore - annunciata da tempo e che ha sollevato parecchie polemiche.

L’iniziativa del partito di estrema destra cade nel giorno del centenario dalla nascita dei Fasci di combattimento. Cosa che ha messo in allarme le varie associazioni antifasciste, i sindacati e i partiti di sinistra che fin da subito si sono opposti al corteo anche se gli organizzatori hanno sempre sostenuto di voler protestare contro le politiche sull’immigrazione. La cosa certa, a questo punto, è che i manifestanti di Forza Nuova si dovranno oggi dare appuntamento direttamente in piazza del Mercato Nuovo dove resteranno il tempo necessario per un presidio fisso. Non potranno muoversi da lì. Il Comune aveva già posizionato cartelli lungo il percorso del corteo, da piazza Stazione passando per via Matteotti, ponte al Mercatale, via Sant’Antonio fino a piazza del Mercato Nuovo. Divieti di sosta dalle 8 alle 19 e chiusura delle strade interessate man mano che il corteo sfilava. Nulla di tutto questo. A saltare sarà solo il mercatino settimanale.

"Evito di commentare – ha detto ieri sera il comandante della polizia municipale Andrea Pasquinelli – Non abbiamo ricevuto nessuna comunicazione ufficiale in merito al cambio di programma. A questo punto, prima di far rimuovere le auto dal percorso indicato, verificherò quale sia la decisione definitiva. Il divieto resta in vigore in un tratto di viale Galilei e in piazza del Mercato Nuovo". Il disappunto e l’imbarazzo da parte del Comune ieri sera erano evidenti anche perché i cartelli erano già stati collocati e i cittadini avvisati da tempo. A questo punto, però, il Comune non potrà più rimuovere i cartelli, ma soltanto coprirli. Senza contare che erano stati richiamati in servizio 50 agenti della polizia municipale per organizzare il servizio di chiusura delle strade e per deviare il traffico durante il corteo. La città sarà comunque blindata. In città arriveranno circa 300 agenti di polizia, in divisa e in borghese, che faranno servizio d’ordine ai due presidi: quello in piazza del Mercato Nuovo di Forza Nuova e quello organizzato negli ultimi giorni in piazza delle Carceri dalle associazioni, dai sindacati e dai partiti. Forza Nuova ne giorni scorsi ha annunciato la presenza di circa 500 partecipanti alla manifestazione.

In serata, invece, si terrà un concerto a "Etruria 14", il circolo di estrema destra che si trova in via Strozzi 8. "Non c’è nessuna correlazione con la manifestazione di Forza Nuova – spiega uno degli organizzatori del concerto – Personalmente non andrò alla manifestazione, non so se qualcuno dei nostri iscritti andrà". Il concerto di Marco Zanni (270BIS) e Chiara Ciavardini comincerà alle 21,30 e l’ingresso sarà solo per i soci. 

LA CONTROMANIFESTAZIONE -  Le bandiere, Bella Ciao, la Costitizione. Sono attese 4mila persone oggi dalle 15 in piazza delle Carceri, per «(IN) Tolleranza ZERO», la manifestazione antifascista promossa da una sessantina tra associazioni, sindacati e partiti. Una mobilitazione imponente, con il servizio d’ordine assicurato dalla Cgil, che manderà a Prato volontari in rinforzo da tutta Italia, per evitare problemi e disordini. «Vogliamo una piazza antifascista, colorata, plurale, democratica e, sottolineo, pacifica», spiega Manuela Marigolli, dirigente della Cgil pratese. Il palco sarà quello naturale dell’ingresso al Castello, dove si alterneranno i portavoce dei vari gruppi promotori, gli ospiti, le autorità. Il primo a parlare sarà il sindaco Matteo Biffoni, ma sono previsti anche gli interventi del presidente della Regione Enrico Rossi e del giornalista Gad Lerner. La manifestazione dovrebbbe durare fino alle 18, con un programma di letture di brani della Costituzione e di altri testi in linea con i temi e gli obiettivi del presidio.

Ad accompagnare il tutto sarà la musica, con la presenza in piazza del Coro d’assalto Garibaldi di Livorno, della banda dell’Anpi di Campi Bisenzio e della street band Fiati sprecati. In scaletta canzoni popolari, della Resistenza, del cantautorato italiano. All’inizio del presidio è prevista la deposizione di una corona di fiori (rossi) davanti alla lapide che ricorda le vittime della deportazione. La giornata di mobilitazione sarà moderata da Valentina Petracchi, dell’Assemblea sulla stessa barca, affiancata da altri giovani delle associazioni promotrici (tra queste Arci, Anpi, Libera, LeftLab, Emergency Prato, Aned). E’ prevista la partecipazione anche della segretaria del Pd toscano Simona Bonafé e del segretario nazionale di Sinistra Italiana Nicola Fratoianni. Tra il pubblico ci sarà anche Zoro, il popolare conduttore di Propaganda Live, ed è annunciata la presenza di Mina Welby e Beppino Englaro.

Intanto, giovedì sera il consiglio comunale ha approvato un ordine del giorno che esprime «contrarietà alla decisione del prefetto e del questore di consentire la manifestazione di Forza Nuova», con i voti favorevoli di Pd, Movimento 5 Stelle, Liberi e uguali, Biffoni per Prato e Prato Libera e sicura. Si sono astenuti Forza Italia, Energie per l’Italia e Prato con Cenni. «Fermo restando la contrarietà al fascismo – hanno spigeato Rita Pieri e Alessandro Giugni –, non possiamo sostituirci a questore e prefetto, perché non abbiamo le competenze per autorizzare o meno questo tipo di eventi. Non serve scendere in piazza per dimostrare di essere contro il fascismo, si corre il rischio di una eccessiva ideologizzazione a sinistra per quel presidio. A livello personale, ognuno degli iscritti a Forza Italia e Energie per l’Italia farà quello che ritiene più opportuno».