SARA BESSI
Cronaca

Mammografie, da Firenze a Prato per leggere i referti perché il computer non funziona

Un primario biologo e 7-8 radiologhe vengono per la lettura degli screening delle donne, pap test e mammografie

Mammografia

Prato, 31 ottobre 2015 - Un primario biologo e 7-8 radiologhe vengono da Firenze a Prato per la lettura degli screening delle donne, pap test e mammografie. Dopo che è scoppiata la polemica sui ritardi nelle consegne dei referti degli esami per la prevenzione oncologica femminile, ecco che la soluzione, come annunciata dallo stesso commissario di Area Vasta Centro Paolo Marchese Morello, pare sia stata trovata con il coinvogimento dell’Ispo di Firenze (Istituto per lo studio e la prevenzione e oncologica), diretto dal professor Gianni Amunni e già autorizzato dalla Regione in questa funzione per le aziende sanitarie toscane che ne facciano richiesta.

Le mammografie eseguite sulle donne e non ancora lette dagli esperti radiologi risalirebbero addirittura a maggio scorso. Ma quello che non passa inosservato in un’epoca digitalizzata è il fatto che l’Asl pratese non ha gli strumenti adeguati per inviare via telematica le mammografie che ancora debbono essere lette e refertate.

Ed è per questo motivo che gli esperti di Ispo debbono spostarsi e arrivare ai laboratori dell’Asl 4 per eseguire lo studio sugli esami. Il numero delle mammografie è salito: da una prima stima di 3.000 adesso si è passati a circa 6.000 in attesa di essere lette dal secondo medico radiografo. L’impasse che si è creato a Prato per la carenza di personale nei laboratori dello screening, da sempre attività considerata fiore all’occhiello della sanità locale proprio per l’affluenza di donne e la qualità della prestazione, dovrebbe essere arrivato quindi ad una svolta anche se sarà necesario del tempo prima di tornare in pari sia con le chiamate che con la refertazione. La task force messa in piedi dal commissario Morello, che vede il coinvolgimento di Ispo e la disponibilità anche di radiologi di Empoli e di Pistoia, inizia quindi a portare i suoi frutti.

Intanto in vista della riorganizzazione del servizio sanitario regionale è stata organizzata per il 7 novembre una sorta di Leopolda della sanità: un incontro allo Spazio Reale di San Donnino promosso dall’assessore al diretto alla salute Stefanoa Saccardi ed aperta ad operatori, amministratori locali e cittadini (necessaria l’iscrizione attraverso la scheda di registrazione presente nella pagina: http://www.regione.toscana.it/-/giornata-di-partecipazione-sul-riordino-del-servizio-sanitario).