Ristoratore eroe la seconda volta: "Ma il dottore è arrivato tardi"

Michele Sartini ha fatto il massaggio cardiaco al ragazzo: "Mi era capitato con un cliente un anno fa". Baldi (Centro diritti malato) : "L’ambulanza col medico attivata dopo la prima, non bastano gli infermieri"

Il ristoratore Michele Sartini

Il ristoratore Michele Sartini

Prato, 27 dicembre 2022 - Quando ha saputo del malore che ha colpito il ragazzo che stava giocando a pallacanestro all’interno della palestra di Carmignanello, proprio davanti al suo locale, Michele Sartini non ci ha pensato un attimo ed è corso a fare il massaggio cardiaco. Si è trattato di un tremendo déjà-vu per il titolare della pizzeria La Rocca, che un anno fa era dovuto intervenire per soccorrere un cliente anche lui colpito da arresto cardiaco.

"E’ stata la peggior vigilia di Natale che potessi immaginare, perché mi è sembrato di rivivere i soliti, tragici, momenti. Allora effettuai il massaggio di rianimazione esattamente fino a quando non arrivò l’ambulanza con il medico a bordo. Sono situazioni drammatiche, durante le quali è facile perdere la lucidità – racconta il ristoratore, che un anno fa intervenne con un altro uomo che si trovava nel locale – Anche sabato avevo talmente tanta adrenalina addosso che mi tremavano le mani. Speriamo che il ragazzo si rimetta: non appena starà meglio, lo aspetto in pizzeria".

Prima di diventare gestore de La Rocca, Sartini ha avuto un passato come massaggiatore per squadre di calcio delle serie minori. "Proprio per questo so come comportarmi in questi casi. Ed è una fortuna: conoscere le pratiche di primo soccorso può davvero salvare delle vite".

Ma c’è anche altro in questa tragedia sfiorata. "I tempi di soccorso sono stati eccessivi rispetto a quelli previsti in questi casi di 15/20 minuti. Ma non solo: il problema è che l’ambulanza con a bordo il medico è arrivata ancora dopo rispetto al primo mezzo. E’ stata una fortuna che la palestra di Carmignanello fosse dotata di un defibrillatore e che i ragazzi presenti siano stati in grado di usarlo grazie all’aiuto del 118. Stavolta è andata bene, ma è una situazione che deve far riflettere". Fabio Baldi, referente del Centro per i diritti del malato, suona l’allarme dopo quanto accaduto la vigilia di Natale al giovane di 23 anni che stava giocando a basket a Carmignanello. Nel mirino finisce la riforma del servizio di emergenza urgenza, con le ambulanze con medico a bordo che spariranno in tutta la Regione (tranne una decina di eccezioni nelle zone montane), per essere sostituite con vetture con a bordo degli infermieri. Il medico si muoverà con l’automedica e affiancherà le ambulanze in base alle necessità. Una scelta questa che sta facendo discutere e che lascia perplesso Baldi . "Già in occasione della riforma voluta nel 2018 da Stefania Saccardi, a mio avviso, ci fu uno spreco di risorse per decisioni sbagliate. Questi nuovi cambiamenti non mi sembrano fatti a misura di persona: i cittadini sono davvero stati consultati? Le loro necessità sono state prese in considerazione? La risposta è no. Stanno facendo passare l’idea che un infermiere formato per l’emergenza possa tranquillamente prendere il posto di un medico. Non lo posso accettare – sottolinea il presidente del Centro per i diritti del malato – La qualità dell’assistenza in questo modo peggiora, penso ci siano pochi dubbi. L’infermiere peraltro ha anche dei limiti per quanto riguarda gli interventi".

Per questo Baldi pretende che si apra un dibattito: "La presenza di un medico a bordo dei mezzi è fondamentale. Non a caso, negli anni Ottanta, il Centro per i diritti del malato ha insistito perché partissimo con questo servizio. Purtroppo la carenza di medici è un problema annoso dei giorni nostri e la coperta è sempre più corta. Ma qui c’è in ballo la vita delle persone".

Francesco Bocchini