REDAZIONE PRATO

Ma sull’identità digitale si va lenti Ce l’ha solo la metà dei cittadini

Il 29 novembre sarà una data spartiacque. Il calendario degli infopoint per sostenere le attivazioni in piazza

Un’accelerata. E’ quello che serve sul fronte del rilascio dello Spid, l’identità digitale ormai diventata necessaria per potersi rapportare con i Comuni, gli enti locali, l’Agenzia delle Entrate e l’Inps per ricevere documenti, partecipare a bandi, chiedere contributi. Stime ufficiali sulle attivazioni ripartite per provincia non ce ne sono, ma facendo rapidi calcoli fra i vari enti che garantiscono l’erogazione dell’identità digitale si fa presto a comprendere che difficilmente ci si attesta sopra le 100.000 attivazioni in tutta la provincia. Questo significa che, eliminando la fascia degli under 18 (circa 42.000 persone) che non possono ottenere lo Spid, solo un po’ meno della metà dei pratesi ha attivato l’identità digitale. Questo ritardo è uno dei motivi che ha spinto il Comune a dare un’accelerata alla campagna digitale, anche alla luce del fatto che a partire dal 29 novembre sul sito dell’amministrazione comunale non sarà più possibile usufruire della modalità di identificazione più usata: quella con codice fiscale e numero di carta di identità. La preoccupazione è quella di ritrovarsi sommersi da richieste di appuntamento in presenza o di domande di rilascio di certificati via mail, andando a ingolfare il lavoro degli uffici dell’anagrafe. I prossimi infopoint comunali con attivazione gratuita dello Spid ci saranno oggi dalle 9 alle 13 e giovedì dalle 13.30 alle 17.30, entrambi in piazza Mercatale 33. "Nel corso di ogni appuntamento facciamo una trentina d’attivazioni di identità digitale", spiegano dagli uffici tecnici del Comune. "Il servizio è molto apprezzato, anche se purtroppo non sempre riusciamo a soddisfare tutte le richieste delle persone in fila, anche perché per ogni singola attivazione servono circa venti minuti". Di pari passo il Comune sta facendo un percorso di attivazione Spid per un centinaio di dipendenti che per lavoro devono avere l’identità digitale per accedere a banche dati o interfacciarsi con i ministeri. "Con gli infopoint andremo avanti fino al 21 dicembre. L’obiettivo per il 2022, invece, è quello di stabilizzare il servizio, casomai in uno sportello già attivo del Comune. Ma prima bisogna comprendere se la richiesta di attivazioni resterà sempre così elevata". Nel frattempo, per evitare un boom di accessi all’anagrafe per le richieste di certificati, dagli uffici del Comune ricordano che "gli sprovvisti di Spid possono comunque rivolgersi ai tabaccai del circuito T-Serve e ai punti Jolly del Comune dislocati in città". Tornando ai numeri delle attivazioni dello Spid in provincia,circa 80.000 sono state assicurate da Poste Italiane, mentre il Comune punta a sfondare quota mille attivazioni entro Natale.

Stefano De Biase