
"Non vogliamo più passare per speculatori e furbetti, quando i nostri prezzi non vengono certo decisi a piacere del gestore. Speculatori e furbetti da controllare da parte del governo con assurdi cartelli, gli ennesimi, e sanzioni spropositate per aumenti che sono chiaramente legati solo al ritorno delle accise. Per questo scioperiamo, sperando che i consumatori capiscano che noi siamo dalla loro stessa parte della barricata". Anche Faib Confesercenti Prato critica le misure dell’ultimo decreto legge del governo e ferma i distributori dalle 19 di questa sera alle 19 del 26 gennaio.
"L’introduzione del cartello del prezzo medio introdotto a seguito delle polemiche seguite alla reintroduzione delle accise, è un adempimento aggiuntivo ai tanti altri; ricordiamo che oggi il gestore ha una decina di adempimenti fiscali ed amministrativi, dalla comunicazione prezzi alla trasmissione telematica dei corrispettivi, dalla bollatura degli erogatori all’esposizione dei prezzi sulle carreggiate sugli impianti fino all’esposizione dei differenziali, alla fattura elettronica. Dunque, nessuna contrarietà alla trasparenza, a patto che questa non si trasformi in nuovi appesantimenti gestionali a carico dei benzinai e conseguenti nuove sanzioni", commentano il presidente, Nicola Piacquadio e il coordinatore sindacale, Lucia Nocentini. "Forse sarà bene anche ricordare di quali mirabolanti guadagni stiamo parlando per i gestori. Su un rifornimento di 20 euro, 11,72 euro pari al 59 per cento vanno allo Stato, 7,9 pari al 39 per cento vanno alle compagnie petrolifere e, infine, 0,38 lordi pari al 2 per cento al gestore".
Se nella rete autostradale alcune aree di servizio resteranno aperte per garantire il servizio minimo, per la città si stima che l’adesione sia molto elevata anche se vale lo stesso principio. La categoria deve garantire un minimo di stazioni di servizio aperte per adesso hanno dato conferma il Tamoil in viale Da Vinci, il Tamoil in viale dell’Unione Europea, la stazione Magni in via Cavour, il distributore Conad a Maliseti, Economy in via di Reggiana e i distributori Esso e Eni anche per gpl lungo la tangenziale. A livello toscano saranno coinvolti dallo sciopero 1.568 distributori tra stradali e autostradali. E così per non trovarsi a secco già da ieri si cominciavano a vedere le prime file ai benzinai: la manifestazione che è stato chiesto di sospendere creerà diversi disagi soprattutto per chi ha in programma lunghi spostamenti.