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L’ultima intervista alla Nazione ai tempi del Covid: "La crisi peggiore, ma ho fiducia nei pratesi"

Ecco l’ultima breve intervista che Antonio Lucchesi rilasciò alla Nazione di Prato, nel maggio del 2020, tempi di Covid. Vale...

Antonio Lucchesi (1928 - 2025)

Antonio Lucchesi (1928 - 2025)

Ecco l’ultima breve intervista che Antonio Lucchesi rilasciò alla Nazione di Prato, nel maggio del 2020, tempi di Covid. Vale la pena rileggere le sue parole.

E’ la peggiore crisi di sempre? "E’ una crisi che ha una natura nuova, perché nasce da un’emergenza sanitaria. Sì, è certamente la peggiore che abbia visto, anche perché nel 1929 avevo appena un anno...".

Si dice che questo periodo somiglia al dopoguerra. "No, per me è tutto diverso. Allora le banche erano molto aperte ai progetti delle imprese, bastava presentare un’idea che stesse in piedi ed era fatta".

Oggi cosa c’è di diverso?"La burocrazia, è scandalosa. E anche la classe politica è molto diversa. Adesso serve una visione anche sociale, non bisogna pensare ai voti ma al benessere dei cittadini".

Qual è la strada giusta per uscire da questa crisi?"Servirà un cambiamento radicale, una rivoluzione dettata da una strategia di lungo respiro. Guardando a Prato, ad esempio, non condivido l’idea di farla diventare un’unica grande industria, servono piuttosto sinergie per gruppi. Questo non vuol dire fondersi, ma partecipare con lo stesso obiettivo. Le convergenze si trovano".

La formula per collaborare?"Bisogna liberarsi del concetto di fare tutto in famiglia o con pochi soci, è importante creare gruppi di esperti che siano portatori di idee per ogni settore. Possiamo trovare sinergie in ogni campo, collaborare. Così si potranno ottenere risultati molto importanti".

Come immagina il distretto a fine emergenza?"Dipende da come reagirà a questa crisi chi detiene il potere e dipende anche da noi. In questo momento viviamo tutti alla giornata. Ma io ho fiducia nei nostri giovani e nei pratesi".