REDAZIONE PRATO

Lo storico "Falcone" festeggia 160 anni

Sette generazioni si sono alternate alla guida del ristorante che ha visto passare clienti illustri. "Una tradizione che si rinnova"

Sette generazioni alla guida de "Il Falcone" a Poggio a Caiano e domani il ristorante festeggia 160 anni di vita. Valerio, uno dei figli di Piero Martini e Vivetta, è il cuoco che ha deciso di seguire le orme del padre, del nonno, del bisnonno e degli altri avi senza mai tradire il menù: la cucina toscana. Il locale nacque nel 1862 come albergo, dotato di illuminazione e elettrica e "stallaggio" (come scritto sui biglietti da visita): quest’ultimo era il ricovero dei cavalli, a piano terra mentre il ristorante era al piano superiore.

Paolo Martini, padre di Piero, prima della seconda guerra mondiale andò ad Asmara in Eritrea ad aprire un ristorante che chiamò "Il Cavallino Rosso" e aveva intuito che laggiù nel corno d’Africa c’erano grandi possibilità di lavoro ma allo scoppio del conflitto bellico fu costretto al rientro in Italia.

Il ristorante esiste ancora oggi ad Asmara. "Nel dopoguerra – racconta Valerio Martini – l’albergo fu chiuso e l’attività si concentrò sul ristorante. In cucina dopo entrò mio padre Piero e poi è arrivato il mio turno. Mi raccontavano sempre che uno degli ultimi pensionanti fissi dell’albergo era il dottor Francois, la sua stanza era piena di medicinali mentre il pollo sul carbone era stato dipinto anche da Francesco Inverni in uno dei suoi celebri quadri. Questo locale è uno scrigno di ricordi. In sala lavora mia moglie Letizia e per tanti anni in cucina ho potuto contare sul supporto di mia madre Vivetta che è per noi, ancora oggi, un punto di riferimento. Ho due figlie femmine, ancora piccole, Rachele e Clarice e quindi dopo sette generazioni al maschile la tradizione del Falcone si interrompe. Spero che le nostre figlie riusciranno a cogliere questa opportunità portanto avanti la tradizione di famiglia".

Nel novembre 2016 Il Falcone fu premiato nel cenacolo di Sant’Apollonia a Firenze, per la XIII edizione del premio "Gruppo del gusto della stampa estera": cento giornalisti italiani e stranieri scelsero il ristorante di Poggio insieme ad alcune eccellenze agroalimentari italiane (come la mozzarella di bufala Dop di Paestum e il Consorzio Pecorino Romano).

Domani la festa sarà una cena con familiari, amici e fornitori. La cucina del Falcone segue la stagionalità: il pollo di Birilla cotto alla brace, la cacciagione, le grigliate di carne, la ribollita, la trippa, i ranocchi, la farinata di cavolo nero, il venerdì il baccalà e fra i dolci spiccano i cantuccini fatti a mano e le mele cotte caramellate.

Alle pareti ci sono le tante foto di clienti illustri che negli anni si sono fermati a mangiare al Falcone: Fausto Coppi, Gino Bartali per lo sport, per la politica Amendola e Almirante, poi i giocatori di Fiorentina, Juventus, Torino e tanti imprenditori pratesi.

M. Serena Quercioli