Lo spettacolo della vita in 24 tappe Ecco la nuova stagione del Met

Il cartellone affronta il tema del limite e della morte come "miracolo della finitezza". E spazio ai classici

Lo spettacolo della vita in 24 tappe  Ecco la nuova stagione del Met

Lo spettacolo della vita in 24 tappe Ecco la nuova stagione del Met

Sarà una stagione ridimensionata con 24 spettacoli, priva del Festival Contemporanea dopo più di vent’anni, per via dei tagli legati ai tre anni di pandemia, guerra e caro energia. Ma sicuramente sarà una stagione da ricordare perché apre all’anno dei festeggiamenti per una delle principali realtà culturali cittadine. Il 2024, infatti, sarà l’anno del mezzo secolo dall’apertura del Fabbricone come luogo di produzione di cultura teatrale e dei primi 60 anni dalla riapertura del Metastasio. Se ancora gli strascichi di un lungo periodo di ristrettezze sono pesanti, il futuro per il Met appare piuttosto positivo.

A partire dalle buone notizie, come le ha definite Massimo Bressan, presidente della Fondazione Metastasio, con il riconoscimento del Met a quarto Tric in Italia, teatro di rilevante interesse culturale, dopo che ha scelto di non perseguire più il titolo di teatro stabile, e con sei premi (di cui tre Ubu ed il premio Radicondoli al direttore Massimiliano Civica) ricevuti nel 2022. "Risultati ottenuti grazie all’impegno e alla passione di tutti i lavoratori del teatro – dice il direttore Massimiliano Civica nel presentare il cartellone sotto il titolo unico di Vita, morte e miracoli – Questa sarà una stagione pensata e costruita per offrire agli spettatori un teatro popolare d’arte. Un teatro in cui i concetti di ’popolare’ e di ’arte’ vengono coniugati insieme: spettacoli senza ’soglia d’ingresso’, che propongono anche temi complessi e di grande portata, tutti affrontati col pudore, la bellezza e il senso di ’catarsi’ condivisa propria del teatro".

Si parlerà di un tema tabù come la morte, argomento con cui lo scorso anno si era aperta la stagione con uno spettacolo sull’eutanasia. Stavolta il progetto si intitola "Da vivi: il miracolo della finitezza" e coinvolge varie istituzioni, dall’Asl alle cure palliative, dalle associazioni sociali, sanitarie e di volontariato alle comunità religiose per parlare di fine vita in un’idea sviluppata da Elisa Sirianni con Mario Biagini e l’Accademia dell’Incompiuto. I 24 spettacoli, distribuiti tra Metastasio, Fabbricone, Magnolfi, comprendono lavori di drammaturgia contemporanea, affidando alle artiste e agli artisti, che il Met ha scelto, di sostenere il compito di trovare le ’parole’ per rendere evidenti e condivisi quei sentimenti che oggi si agitano dentro tutti noi in maniera confusa. Accanto a questi lavori vengono presentati 4 spettacoli di autori classici (Molnar, Beckett, Ibsen, Strindberg) e gli spettacoli di gruppi internazionali - The Old Trout Puppet con Famous Puppet Death Scenes, Rimini Protokoll con Nachlass, Baro d’evel con Mazùt - grazie al sostegno del Gruppo Colle. Artiste e artisti di riconosciuto valore e giovani talenti emergenti compongono la rosa dei nomi in cartellone: Arturo Cirillo, Alessandro Benvenuti, Theodoros Terzopoulos, Elena Bucci, Marco Sgrosso, Livia Gionfrida, Alessandro Bergonzoni, Marta Cuscunà, Andrea Cosentino, Oscar De Summa, Fabrizio Arcuri, Fabrizio Sinisi, Giovanni Guerrieri, Giulia Gallo, Virgilio Sieni, Leonardo Capuano, Renata Palminiello, Veronica Cruciani, Sara Bonaventura, Daniele Villa, Claudio Cirri, Enrico Baraldi, Nicola Borghesi, Elena Fresch, Marta Finazzi, Roberto Abbiati, Luca Zacchini, Francesco Rotelli, Giulia Zacchini, Claudio Morici, Michelangelo Maria Zanghì, Paolo Musio, Viola Graziosi, Graziano Piazza.

L’assessore alla cultura Simone Mangani ha ribadito "che il contributo alla Fondazione Metastasio resta costante nel tempo. E oggi il Met è uno dei 10 teatri più importanti d’Italia non solo per il suo straordinario passato, ma anche per il fortissimo presente". La campagna abbonamenti va dal 12 al 27 settembre. Il programma si può consultare sul sito www.metastasio.it o sulla app del teatro.

Sara Bessi