Liste d’attesa, manca personale Ecco esami e visite "impossibili"

L’Asl conferma che le maggiori criticità sono per ortopedia, dermatologia, cardiologia, oculistica e radiologia. Mari (direzione generale): "Al momento ci sono oltre 27mila richieste da aggiungere a quelle da recuperare"

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"Ortopedia, otorinolaringoiatria, dermatologia, cardiologia, oculistica e radiologia sono le branche dove sussistono i principali ambiti di miglioramento". La conferma della criticità in queste specialistiche arriva dall’Asl Toscana Centro. Le liste d’attesa per esami e visite stanno andando al rallentatore e fra i motivi principali, oltre al pregresso da smaltire e per il quale la Regione Toscana è corsa ai ripari con lo stanziamento economico di febbraio scorso, c’è la mancanza di personale. La difficoltà nel dare risposte in tempi rapidi ed adeguati, risulta marcata "in queste branche in cui si è riscontrato un particolare aumento della domanda - spiega Valerio Mari, direttore dello staff della direzione generale - che mette sotto pressione un sistema già provato da due anni di pandemia. Ma anche perché i professionisti di tali ambiti sono sempre più carenti e difficili da reperire". Qualche esempio? Alla fine di ottobre, un cittadino che voleva prenotare una visita fisiatrica si è scontrato con un tempo medio di attesa di 82 giorni, ce ne vogliono 74 per una visita oculistica, 46 per quella pneumologica e dermatologica, 36 per una consulenza chirurgica, 32 per una visita ortopedica e 31 per una consulenza cardiologica. Ma sono state evase le prestazioni in ritardo? "Se si intendono le prestazioni non erogate solo nel periodo emergenziale, ovviamente sì – prosegue Mari – il problema è che nell’ultimo anno abbiamo riscontrato una domanda crescente di nuove prestazioni aggiunte a quelle che dovevano essere recuperate perché non erogate durante il Covid". L’aumento di richieste stimato per tutto il territorio di competenza è di circa 100.000 visite specialistiche in più rispetto alle medesime 2021: di queste 17.316 interessano il pratese. C’è anche un aumento di circa 150.000 prestazioni diagnostiche in più a fine 2022 rispetto al 2021: di queste 10.342 interessano il pratese". Dei 31,15 milioni di euro autorizzati dalla Regione per affrontare in parte il tema delle liste di attesa, all’Asl Centro sono toccati 11.3 milioni e di questi 2 milioni per la zona pratese.

"Tali autorizzazioni di spesa scadono a fine anno – dice Mari – come azienda attendiamo fiduciosi nuovi provvedimenti e stanziamenti per continuare a garantire ai cittadini servizi adeguati e tempestivi". L’Asl ha bandito una manifestazione di interesse per 18 ambiti sanitari da appaltare a strutture esterne. "La manifestazione è in corso, dovremmo farcela entro l’anno", chiosa Mari, mentre ieri Cisl Fp Toscana è scesa in piazza ad Arezzo "per denunciare come il servizio sanitaria regionale sia così tanto esternalizzato da spendere 4 miliardi per gli appalti contro i 2 miliardi del personale".

Sara Bessi