REDAZIONE PRATO

L’inchiesta si allarga. Altri due carabinieri indagati dalla procura. Interrogatori al via

Si tratta del comandante del radiomobile della Compagnia di Prato e di un appuntato di Poggibonsi ex collega del colonnello Turini. Domani il militare al centro dell’indagine comparirà davanti al gip.

L’indagine che ha portato all’arresto del tenente colonnello dei carabinieri della compagnia di Prato, Sergio Turini, per possibili favori ad imprenditori italiani e cinesi, si allarga. Da quanto emerge, ci sono altri due carabinieri indagati nell’inchiesta choc che si è abbattuta come uno tsunami sulla città e sul distretto tessile, condotta dal procuratore aggiunto di Firenze Luca Tescaroli e dai pm Lorenzo Gestri, Lorenzo Boscagli e Massimo Petrocchi e costola di un’indagine ben più ampia della Dda a carico di alcuni imprenditori cinesi. Giovedì scorso sono finiti agli arresti domiciliari l’imprenditore pratese Riccardo Matteini Bresci, 66 anni, e l’investigatore privato Roberto Moretti, torinese di 66 anni, a cui Turini avrebbe indirizzato dei clienti, entrambi con l’accusa di corruzione.

Adesso è emerso che due militari dell’Arma sono finiti nel registro degli indagati perché avrebbero acconsentito a richieste avanzate dallo stesso Turini, in posizione di superiorità rispetto a loro. Tra gli indagati c’è il capitano che comanda il radiomobile della Compagnia di Prato. A lui, in particolare, la procura contesta l’omessa denuncia per un fatto avvenuto a gennaio scorso in città. In quell’occasione era stato pizzicato un cinese che camminava per strada con un’ascia in mano: l’uomo non è stato segnalato all’autorità giudiziaria dai carabinieri intervenuti. Pare che lo straniero fosse il padre di un cinese titolare di una lavanderia. Secondo la ricostruzione effettuata dagli investigatori, in quel frangente Turini avrebbe detto al sottoposto di non fare menzione dell’accetta in quanto l’uomo stava andando nell’orto, "non si trovava in piazza Duomo".

Nell’inchiesta è finito anche un secondo militare dell’Arma. Si tratta di un appuntato di Poggibonsi, dove il tenente colonnello Turini ha lavorato per diversi anni, dal 2016 fino al 2021. Secondo la ricostruzione, l’appuntato avrebbe accompagnato il figlio di Turini da una località all’altra a bordo della macchina di servizio. All’appuntato di Poggibonsi viene contestato il reato di peculato. Entrambi i militari sono stati convocati in Procura nella giornata di venerdì ed entrambi hanno scelto di avvalersi della facoltà di non rispondere. Nello stesso giorno è stato convocato anche Giorgio Silli, sottosegretario al ministero degli Affari esteri, in qualità di persona informata sui fatti (non è indagato). Silli ha spiegato ai magistrati di aver ascoltato Matteini che chiedeva venisse evitato o quanto meno ritardato il trasferimento di Turini, in quanto carabiniere importante per il territorio pratese.

Intanto per domani mattina è fissato l’interrogatorio di garanzia del tenente colonnello Turini, recluso da giovedì nel carcere della Dogaia. Sarà sentito domani dal gip in tribunale a Firenze per l’interrogatorio di garanzia, accompagnato dal legale di fiducia, l’avvocato Giovanni Renna.

Per quanto riguarda gli interrogatori dell’imprenditore Matteini Bresci e dell’investigatore privato Moretti avverranno all’inizio della settimana.

Sa.Be.