L’hub del tessile diventa realtà. Ruspe al lavoro in via Baciacavallo. Entro il 2026 sarà in funzione

E’ partito il cantiere per la realizzazione del primo impianto automatizzato in Italia per il trattamento di scarti tessili e abiti usati. Perra (Alia): "Un’opportunità di crescita per tutto il distretto pratese".

L’hub del tessile diventa realtà. Ruspe al lavoro in via Baciacavallo. Entro il 2026 sarà in funzione

L’hub del tessile diventa realtà. Ruspe al lavoro in via Baciacavallo. Entro il 2026 sarà in funzione

Prato davanti a tutti nella cernita degli stracci, Prato pioniera nel recupero degli abiti usati. Non poteva che essere ideato e aperto qui il primo hub nazionale di smistamento e recupero delle materie tessili per farne nuova fibra per nuovo tessuto. Un progetto avveniristico che supera i tempi e si pone come esempio virtuoso delle normative europee che impongono rifiuti zero. In via Baciacavallo, nel terreno di proprietà di Alia Multiutility, adiacente l’impianto di Gida, risuonano i rumori delle ruspe che da ieri hanno dato il via al cantiere da 30 milioni di euro, finanziati in minima parte con il Pnrr e da Alia, l’azienda di smaltimento dei rifiuti, che entro la prima metà del 2026 porterà alla costruzione del Textile Hub di Prato. Un impianto di selezione automatica di rifiuti tessili post e pre-consumo. Una novità assoluta nel panorama nazionale visto che si tratta dell’unico impianto ad utilizzare l’intelligenza artificiale e una tecnologia a infrarossi altamente evoluta per effettuare la cernita per colore e per composizione dei vari materiali tessili. Una idea talmente nuova che dovrà affinarsi con il tempo grazie all’uso delle tecnologie e che non a caso nasce a Prato, a fianco del distretto tessile più grande d’Europa, che dovrà essere braccio operativo dell’impianto per riutilizzare, lavorare e reimmettere sul mercato la materia ottenuta dagli stracci.

"L’industria tessile è considerata la quarta più inquinante al mondo", commenta Lorenzo Perra, presidente di Alia Multiutility. "Rappresenta un’opportunità di crescita e uno strumento di creazione di valore per tutto il distretto pratese. Sarà anche il primo impianto in Italia ad utilizzare un sistema automatico per la selezione in base alla qualità delle fibre e per colore".

I lavori prevedono la riqualificazione dell’area e la realizzazione di opere edili e civili che condurranno alla realizzazione dei nuovi corpi di fabbrica. Successivamente verranno realizzate la rete fognaria, i parcheggi, le strade e, infine, le opere di compensazione. A partire dall’inizio del 2025 verrà contestualmente avviata la costruzione dell’impianto di selezione automatica che utilizza l’intelligenza artificiale (tecnologia denominata Fibersort della ditta belga Valvan) e della linea di riciclo meccanico, costituita da una fase di pre-sfilacciatura, in modo da rendere l’impianto di selezione operativo già nel primo trimestre 2026.

"Un obiettivo politico straordinario – sottolinea il sindaco Matteo Biffoni – che ha portato l’Hub del tessile nell’unico posto in cui dove stare: a Prato. Lo abbiamo voluto, preteso e difeso da altre realtà".

Materie tessili di scarto provenienti a tutta la Toscana: "Stiamo pensando di intervenire con un servizio di ritiro degli abiti usati su chiamata – conferma il l vicepresidente di Alia Nicola Ciolini – Sul fronte delle imprese, invece, lavoriamo per recuperare le collezioni invendute".

Silvia Bini