
TRIBUNALE L’uscita del palazzo di Giustizia di Prato foto Attalmi
Prato, 14 dicembre 2015 - Voleva insegnarle l’educazione sessuale, non con lezioni teoriche ma «pratiche». Peccato, che l’ignara allieva avesse solo 12 anni e fosse la figlia della compagna dell’uomo. Fatti inquietanti che ora sono sbarcati di fronte al collegio dei giudici. Gli episodi «incriminati» sarebbero stati due durante i quali l’uomo – originario di Pistoia e difeso dall’avvocato Letizia Santoni – si sarebbe tirato giù i pantaloni e avrebbe costretto la ragazzina a masturbarlo.La bambina, però, raccontò subito alla mamma che cosa era accaduto con l’uomo che lei frequentava. La madre ha sporto immediatamente denuncia e da anni si batte perché «venga fatta giustizia».
L’uomo è ora a giudizio con la pesante accusa di violenza sessuale su una minorenne. I fatti risalgono al 2012 quando la bambina aveva appena 12 anni. Ieri il sostituto procuratore Antonio Sangermano, titolare del fascicolo, però, ha richiesto al collegio dei giudici – presieduto dal giudice De Luca – di sottoporre la ragazza a una nuova perizia per dimostrare l’attendibilità del racconto della giovane parte offesa. Il collegio dei giudici ha rinviato l’udienza a gennaio quando sarà nominato un perito. Da chiarire, secondo l’accusa, una serie di accuse reciproche tra la madre della minorenne e l’imputato che avrebbero potuto in qualche modo influenzare la bambina. «Un cambio di rotta inaspettato da parte della Procura – ha detto l’avvocato di parte civile, Raffaela Pannullo del foro di Salerno – La ragazzina ha già dato la sua versione dei fatti durante l’incidente probatorio. E’ una deposizione agli atti, non capisco che si voglia fare con questa nuova perizia. Siamo sconcertati da questa richiesta e, comunque, affiancheremo anche i nostri consulenti».