Lezioni con il camice Medici dell’emergenza prof per un giorno al Convitto Cicognini

I dottori illustreranno manovre salvavita ai ragazzi delle medie. Iniziativa del gruppo sulla medicina d’urgenza nato all’ospedale. Baldini e Lai: "Vogliamo estendere la formazione sanitaria alle scuole".

Lezioni con il camice  Medici dell’emergenza  prof per un giorno  al Convitto Cicognini

Lezioni con il camice Medici dell’emergenza prof per un giorno al Convitto Cicognini

A lezione di primo soccorso per imparare quelle tecniche e quelle manovre salvavita, che fanno la differenza in situazioni di emergenza.

A settembre scorso, il Ministero dell’Istruzione insieme all’Inail ha lanciato la campagna di informazione e sensibilizzazione ’Mi stai a cuore’ sull’uso del defibrillatore semiautomatico esterno (Dae) e sulle misure di primo soccorso. A Prato i medici professionisti della medicina d’urgenza, in prima linea al pronto soccorso del Santo Stefano, hanno deciso di estendere la formazione sanitaria nelle scuole, partendo dalle scuole medie. Un progetto che sta portando avanti Iemig, il Gruppo italiano di interesse per la medicina di urgenza nato per volontà di alcuni medici del pronto soccorso pratese e nell’ambito del dipartimento di emergenza accettazione (Dea). I sanitari di Iemig incontreranno gli alunni della scuola media Cicognini per svolgere una lezione di base sulle manovre di primo soccorso. Il primo appuntamento è per venerdì 17, poi si replicherà il 22 ed il 27 marzo. Alla fine i dottori rilasceranno un attestato di partecipazione agli studenti.

"Faremo una lezione divulgativa sulla rianimazione cardiopolmonare e sulle manovre salvavita - spiegano il presidente Alessio Baldini ed il vicepresidente Franco Lai, rispettivamente viceprimario del pronto soccorso e dirigente medico che lavora principalmente nella sala rossa - È importante educare la popolazione alla gestione della più drammatica situazione sanitaria rappresentata dall’arresto cardiaco". I dottori del gruppo Iemig provengono dal dipartimento di emergenza urgenza: chi meglio di loro, dunque potrà fornire informazioni agli studenti su come approcciarsi ad eventi sanitari a rischio vita? "Chiunque, ad ogni età può essere vittima di un arresto cardiaco - spiegano i professionisti - ed il riconoscimento precoce di tale situazione con il trattamento giusto può essere uno strumento di importanza vitale, mentre si è in attesa del personale sanitario qualificato che applicherà successivamente le manovre rianimatorie avanzate".

I medici Iemig intendono avviare un dialogo con le nuove generazioni di cittadini per far loro conoscere e usare quelle manovre semplici, ma che sono salvavita perché "chiunque, a qualsiasi età ed in ogni luogo può praticare efficacemente, se addestrato, operazioni rianimatorie. Quanto prima si riconosce e si tratta l’arresto cardiaco, migliore sarà la possibilità di salvare una vita", afferma Baldini.

Il convitto nazionale Cicognini è provvisto di diversi defibrillatori semiautomatici esterni (uno in ogni piano: uno in sala professori, uno in portineria, uno in refettorio-cucina e in palestra) mentre per le lezioni Iemig metterà a disposizione degli allievi due manichini speciali, di recente aquisizione: uno da adulto e l’altro pediatrico, per mostrare quali sono le manovre del soccorso. Sarà possibile, poi. testare l’efficacia dell’intervento sui manichini, tramite uno specifico programma attivato sul telefono cellulare.

"Sentiamo la necessità di educare la popolazione non sanitaria, partendo già delle scuole medie inferiori - conclude Lai - Ribadiamo il concetto che ‘per salvare un cuore bastano due mani’. Vogliamo ringraziare il dirigente scolastico e rettore Tiziano Nincheri, la professoressa Rossana Tofani, curatrice del progetto al Cicognini per averci dato l’opportunità di svolgere questo corso". Un’opportunità che potrebbe far scattare quella passione per la medicina di urgenza nelle giovani generazioni che attualmente sembra essersi affievolita. Il gruppo Iemig (www.iemig.it) promuove videolezioni sul canale gratuito Youtube Iemig - acronimo di Italian emergency interest group - tenute da medici e infermieri che lavorano in prima linea al pronto soccorso del Santo Stefano.

Il linguaggio usato è medico, ben comprensibile dai professionisti della sanità, ma allo stesso tempo le lezioni presentano delle abilità comunicative che possono essere fruibili da persone non per forza di cose appartenenti al settore sanitario.

Sara Bessi