REDAZIONE PRATO

Le possibilità in mano al gip. Confermare o rigettare. Oppure c’è l’interdizione

Gli interrogatori sono fissati per giovedì mattina. Prima sarà sentito Matteini e poi Bugetti. Il giudice potrebbe decidere di disporre per misure alternative. Tutte le ipotesi al vaglio.

L’inaugurazione della nuova struttura della Protezione civile sabato scorso

L’inaugurazione della nuova struttura della Protezione civile sabato scorso

E’ cominciata la settimana chiave della storia politica della sindaca Ilaria Bugetti che in queste ore si sta preparando all’interrogatorio preventivo insieme al suo legale Pier Nicola Badiani. Gli interrogatori di Bugetti e dell’imprenditore Riccardo Matteini Bresci (assistito da Pier Matteo Lucibello), unici indagati nel procedimento della Dda di Firenze per corruzione, sono stati fissati per giovedì mattina di fronte al gip di Firenze Alessandro Moneti. Un atto di "garanzia" introdotto dalla legge Cartabia che permette al giudice di decidere se applicare la misura cautelare richiesta dalla procura nel contraddittorio delle parti. I pubblici ministeri (Nastasi, Gestri, Boscagli) avevano chiesto l’applicazione della misura (i domiciliari per Bugetti e il carcere per Matteini Bresci) con la formula della "estrema urgenza" e quindi saltando l’interrogatorio preventivo in quanto – sostengono i pubblici ministeri – c’è il "concreto rischio" di inquinamento delle prove, soprattutto da parte di Bugetti che avrebbe potuto "fare pressioni" sui funzionari e dirigenti comunali in virtù del ruolo di sindaco da lei ricoperto. I pm hanno già in mano la lista delle persone informate sui fatti che saranno sentite a breve.

La richiesta di saltare l’interrogatorio preventivo, però, non è stata accolta dal gip che ha dato così modo ai due indagati di chiarire le loro posizioni giovedì mattina. Il giudice deciderà prendendo atto sia della richiesta della procura sia delle dichiarazioni degli indagati.

La decisione potrebbe arrivare subito, in giornata, oppure ci potrebbe volere di più.

Gli scenari possibili sono svariati. Il gip potrebbe comunque rilevare la sussistenza dei "gravi indizi" e ritenere necessaria l’applicazione delle misure cautelari così come richieste dai pubblici ministeri oppure decidere di non applicarle. In alternativa, potrebbe scegliere di attenuare le misure richieste disponendone di diverse, ad esempio per la sindaca Ilaria Bugetti un periodo di interdizione dai pubblici uffici o per Matteini i domiciliari invece che il carcere. La richiesta della misura è stata piuttosto dura in quanto la procura ha ritenuto concreto il rischio di inquinamento delle prove e della reiterazione del reato.

Il primo a essere sentito sarà Matteini Bresci alle 10, a seguire sarà ascoltata la sindaca. Si tratta di uno snodo cruciale per l’inchiesta. Il giudice potrebbe scegliere anche di non applicare misure ma potrebbe comunque confermare i "gravi indizi di colpevolezza". La procura, dal canto suo, andrà avanti con l’ascolto dei testimoni e delle indagini che in queste ore si stanno concentrando sui dispositivi, in particolare il telefono, sequestrati alla sindaca Bugetti nella perquisizione avvenuta venerdì mattina da parte dei carabinieri del Ros a casa sua e in Comune.

L.N.