ENRICO SALVADORI
Cronaca

Le canzoni di Silvio. Dai Romans a The Voice

La storia di Aloisio, in arte Daniele Montenero. Da piccolo si esibiva all’Apollo, poi il successo nei ’70 e adesso il sogno della finale su Rai1

di Enrico Salvadori

Quel bambino prodigio, che aveva già le qualità dell’interprete di valore e che si esibiva a 10 anni nei locali della città, è diventato un cantante di successo che della musica ha fatto la sua vita e che venerdì sogna di entrare in finale di The Voice senior, il programma cult di Rai1 che sta ottenendo un grande successo di ascolti. Quell’enfant prodige è Silvio Aloisio, in arte Daniele Montenero, voce classica dei Romans un gruppo che negli anni ’70 e ’80 ha fatto la storia della musica italiana. Quando è arrivata la chiamata degli autori del programma condotto da Antonella Clerici, Daniele ha pensato che fosse l’ora di rimettersi in gioco. Lo ha scelto Orietta Berti per la sua squadra che ora è composta di sei elementi. Venerdì i concorrenti rimarranno tre per ognuna delle quattro formazioni in gara. Saranno i finalisti che si contenderanno il successo il 21 gennaio.

La storia di Daniele Montenero è quella di un bimbo che ha la musica nel sangue. Nel 1964 La Nazione in cronaca di Prato lo definisce come un autentico talento. Vince il Festival delle voci nuove nel salone della Corale Verdi. L’aveva lanciato suo fratello che suonava la chitarra e portava sul palco (anche quello del Politeama pratese) il piccolo, che interpretava come un artista affermato i successi Celentano, Morandi e Peppino Di Capri. Silvio, che non è ancora in arte Daniele, si esibisce anche in altri locali storici della città come L’Apollo, Le due fontane, il Circolo Becherini ma il suo repertorio viene apprezzato anche al Kursaal di Montecatini, al Margherita di Viareggio e con gli anni anche al Moulin Rouge di Firenze dove, non ancora maggiorenne, fa parte di un’orchestra. E’ qui che avviene l’incontro con un autentico guru della musica italiana: Giancarlo Bigazzi. Il compositore fiorentino che ha scritto per Ranieri, Mina, la Vanoni, Mimì Bertè e molti altri. Bigazzi è un talent scout che creerà più avanti la scuola fiorentina (Masini, Vallesi, Raf, Aleandro Baldi) e le qualità del ragazzo pratese non gli sfuggono. Strappa per lui un primo contratto con la Ccd, etichetta importante a quel tempo, e per un sedicenne è davvero un bel viatico. E’ proprio Giancarlo Bigazzi a consigliargli di scegliere uno pseudonimo (perché nel suo nome e cognome ci sono troppe S) e quindi nasce Daniele Montenero. Neanche il servizio militare nell’Aeronautica a Pisa ferma l’ascesa del cantante che la sera, in libera uscita, corre alla Bussola di Focette per cantare nella band che aveva costituito. Ma fatale è l’incontro con i Romans che stavano sostituendo il loro cantante.

L’avventura con questa band si interrompe nel 1983 quando Daniele Montenero costituisce un gruppo che porta il suo nome. Daniele continua a mietere successi in Italia e in Europa, si esibisce anche in Finlandia dove conosce quella che diventerà sua moglie: hanno due figli, Alessandro di 18 anni e Federico di 16. Negli anni Duemila la collaborazione con i Romans non si ferma, con reunion che continuano per la gioia dei fans che amano il pop italiano. Ma Daniele è un cantante aperto alle nuove idee musicali che emergono in un panorama nazionale che non è solo rap o trap: a The voice senior al suo debutto ha interpretato "Tutto questo sei tu" di Ultimo ed è stato un trionfo. Orietta Berti dice di lui che è un cantante classico ma al tempo stesso una voce che piace ai giovani e non è poco. Venerdì Daniele Montenero vuole la finale. Top secret il pezzo che proporrà, come vuole il regolamento. Ce la metterà tutta per un risultato che sarebbe il coronamento di una carriera straordinaria.