REDAZIONE PRATO

L’azienda cede ai picchetti Contratti regolari per tutti

Dopo 19 giorni di sciopero delle grucce i Sì Cobas siglano altri due accordi. Ferie e diritti garantiti per i dipendenti di Ruentex e Gruccia Creations

In un certo senso al Macrolotto è come essere tornati all’autunno caldo del 1969. In questo caso a guidare la protesta sono i Si Cobas che passo dopo passo si sono fatti strada nel far west del distretto parallelo denunciando sfruttamento del lavoro e turni massacranti a colpi di picchetti - finiti più volte in scontri con feriti - scioperi e blocco delle merci. Proteste come non se ne vedevano più a Prato e nemmeno in altre province, con tanto di tende e gazebo montati davanti agli ingressi delle fabbriche accusate di sfruttamento. Sono per la stragrande maggioranza operai pachistani del settore tessile e degli accessori a seguire i leader Luca Toscano e Sarah Caudiero, il sindacato che ha fatto ingresso a Prato tutto sommato di recente, reclutando tra i propri iscritti quasi tutti operai extracomunitari costretti a lavorare per turni massacranti sette giorni su sette. L’ultima conferma della guerra per i diritti combattuta dal Sì Cobas - per giorni lavoratori e sindacati sono rimasti a dormire nelle tende davanti alle aziende - arriva dal settore delle grucce. La scorsa settimana alla Meta di via Edoardo Chiti e ieri, dopo diciannove giorni di mobilitazione, è stato sottoscritto un accordo con le società Ruentex e Gruccia Creations. L’accordo prevede contratti a tempo indeterminato e tempo pieno per tutti i lavoratori, turni settimanali per 40 ore e l’applicazione del contratto collettivo nazionale di lavoro di categoria. Per un lavoratore che ha scelto di interrompere il rapporto di lavoro l’accordo prevede un riconoscimento economico di 19.000 euro a risarcimento degli straordinari non retribuiti svolti negli ultimi anni di lavoro. L’accordo, firmato anche dalla Digi Accessori, prevede il ricollocamento di una parte del personale della Ruentex e della Gruccia Creations presso la stessa Digi Accessori. "La Digi Accessori, insieme alla Meta – intervengono Luca Toscano e Sarah Caudiero del Si Cobas – era stata tra le prime due aziende del ’cartello’ a cedere davanti allo ’sciopero delle grucce’ e sottoscrivere accordi di regolarizzazione e stabilizzazione dei lavoratori". All’inizio dello ’sciopero delle grucce’, che ha coinvolto quattro aziende (oltre alla Digi e alla Ruentex, anche la Meta e la Gruccia Creations), il Si Cobas ha sostenuto che ci fosse una sorta di cartello tra diverse aziende del settore. "Lo sciopero e la sindacalizzazione - concludono i sindacalisti - si confermano ancora una volta l’unico strumento capace di rivoluzionare una realtà di super sfruttamento che per troppi anni si è pensata inscalfibile".

Silvia Bini