Lavori utili per chi ha il reddito di cittadinanza

In 100 lo percepiscono ma nessuno svolge attività destinate alla collettività. Da settembre saranno impiegati grazie a un bando del Comune

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Un bando per impegnare in progetti utili alla collettività chi prende il reddito di cittadinanza. Non si tratta di un nuovo inserimento nel mondo del lavoro ma nell’uscire di casa per stare a contatto con la gente e rendersi utili. Il Comune di Montemurlo è in attesa di ricevere le proposte per il bando vinto dal consorzio "Co&So" e "Metropoli" che avranno il compito di coordinare i progetti. Il Reddito di Cittadinanza è un argomento delicato che da diversi mesi sta facendo discutere in Italia perché se da una parte garantisce il sostentamento ai disoccupati e alle loro famiglie, dall’altra sembra abbia allontanato dal trovare o accettare un nuovo lavoro in quanto la cifra percepita, in diversi casi, è quasi quanto uno stipendio. I lavori socialmente utili però sono altra cosa: rivestono un ruolo centrale nella concezione del reddito di cittadinanza e rientrano nel "Patto di Inclusione sociale", ovvero chi riceve il reddito si impegna e dà disponibilità a seguire o svolgere progetti utili alla collettività (Puc) nel proprio comune di residenza, per almeno 8 ore a settimana, aumentabili a 16. Ma non tutte le amministrazioni hanno progetti, finanziamenti e personale dedicato a questo servizio. A Montemurlo ci sono circa 100 cittadini che ricevono il reddito ma per ora nessuno svolge servizi socialmente utili.

"Questa è la grande sfida che ci attende a settembre – dice l’assessore alle politiche sociali Alberto Fanti – e stiamo aspettando le proposte di Misericordia ed Auser. Il Comune, invece, mette in campo un proprio progetto: in pratica un terzo dei cittadini, quindi circa 30 persone, sarà impiegato negli spazi comunali in attività di front office e accoglienza. Poi entreranno in gioco le palestre con attività legate al controllo accessi, segnalazioni anomalie. A nostro avviso è un modo di ritorno alla vita sociale. Non dimentichiamoci che il Reddito è un aiuto economicamente molto variabile: a Montemurlo la somma erogata spesso è 7080 euro mensili". Il Comune poi ha varato una proposta interessante: "L’amico della porta accanto" nato dal lavoro delle assistenti sociali e dai bisogni emersi durante la pandemia. Si tratterà di individuare soggetti disponibili ad accompagnare e sostenere nel quotidiano persone anziane e fragili.

"Chi percepisce il reddito di cittadinanza – aggiunge Fanti – viene segnalato sia dal servizio sociale perché già conosciuto per altri sostegni sia dal Centro per l’Impiego. In diversi hanno già dato disponibilità, soprattutto fra gli under 40. Il progetto partirà da settembre per una durata da 4 a 6 mesi e poi consentire una rotazione".

M. Serena Quercioli