
Lavori sulla 325? Prima alternative. I vigili: impatto su 21mila passaggi
Nei numeri tutta la sofferenza di una vallata senza adeguate vie di fuga. Sono quelli emersi dallo studio realizzato dalla polizia municipale valbisentina analizzando i dati registrati prima e durante il periodo di chiusura della 325 per la frana del 2 marzo. "Analisi delle conseguenze sul traffico", questo il titolo, si apre con questa premessa: "Senza presunzione di esaustività, obiettivo del presente lavoro è quello di analizzare come la frana ha inciso sui flussi di traffico nelle varie fasi di evoluzione degli interventi e provvedimenti posti in essere per la risoluzione, pur parziale, del dissesto". Il periodo di riferimento dello studio comprende sia le fasi prima dell’evento, che durante e dopo e va quindi dal primo febbraio al 17 aprile. I dati sono quelli registrati dai sensori lungo la strada regionale e del sistema lettura targhe a La Collina.
Partendo dalla frana lo studio fa un passo a ritroso analizzando i dati del mese precedente, che stimano quindi quanti mezzi, durante una giornata qualunque, transitano sulla ex statale: 21128 passaggi, composti per il 96% da veicoli leggeri (autovetture 88%, furgoni/camioncini 8%) e per il restante 4% da camion di medie e grandi dimensioni, autotreni ed autoarticolati. I dati post frana, con la chiusura della 325, hanno visto invece transitare davanti al sistema di rilevazione targhe di via Bertini, alla Collina, una media giornaliera di 4950 veicoli (contro i 1.338 della normalità), numeri che non tengono in considerazione chi è passato da via di Serilli e da via della Collina e che comunque non tengono in conto i "rientri" da via di Faltugnano.
Se il totale delle auto è in linea coi passaggi verso la piana dei mesi precedenti, i numeri di sofferenza maggiore sono sui mezzi pesanti, che hanno trovato un minimo di sollievo solo con la riapertura della strada a La Pusignara. Nel primo periodo della riapertura della strada lo studio annota un calo degli autoveicoli del 5%, scarti che "possono credibilmente essere riferiti ad una diversa mobilità (ferro-gomma in regime di tariffa integrata) che acquisita gioco forza in dipendenza della frana, è poi stata apprezzata e mantenuta dall’utenza", che nei giorni della raccolta dati aveva ancora le agevolazioni della tariffa integrata.
Interessanti le considerazioni finali della polizia municipale. "Si auspica – scrivono, sottolineando quanto il traffico aziendale, quindi i mezzi pesanti, ne abbiano risentito, andando a compromettere l’economia locale – che i numeri esposti possano essere utili per lo studio e la determinazione di quelle che saranno le soluzioni future scelte per mitigare la criticità Sr 325. Nell’adozione non si potrà prescindere dal dato fattuale che queste impatteranno su un traffico medio giornaliero che supera i 21000 passaggi/giorno". Una condizione, sottolinea la polizia municipale, che in un mese ha messo a dura prova la viabilità, quindi nel lungo periodo avrebbe conseguenze "che non si osano pensare", con un livello di disagio altissimo.
Le riflessioni, quindi, riguardano l’ipotesi di lavori sulla sede stradale, come quelli necessari per una galleria paramassi, che durerebbero a lungo.
"Corre inoltre l’obbligo di rilevare – proseguono i vigili – che pur avendo osservato come la viabilità alternativa consenta di ammortizzare discretamente le conseguenze sul traffico leggero, risulta del tutto evidente che le direttrici di emergenza costringano gli utenti ad affrontare percorsi più lunghi, caratterizzati da forti dislivelli planimetrici e strutturalmente poco idonei a sostenere in sicurezza la mole di traffico che viene deviata in occasione delle chiusure al traffico veicolare della 325. Per tali ragioni la prima fase di un disegno complessivo per la ricerca delle migliori soluzioni alla mitigazione delle problematiche legate alla 325, passa necessariamente dal potenziamento e manutenzione dei tracciati alternativi esistenti che non si esauriscono nelle vie di Faltugnano e Cantagallo, ma che comprendano le vie alternative in caso di chiusura della 325 nei tratti più a nord".
Claudia Iozzelli