L’attacco al governo: "Un’altra vita spezzata ma la destra sostiene che va tutto bene"

Furfaro (Pd): "Nonostante gli appelli siamo a contare ancora i morti". Il riferimento alla visita della deputata di Forza Italia Erica Mazzetti. "Ha negato l’emergenza dicendo che la struttura era ’accettabile’".

L’attacco al governo: "Un’altra vita spezzata ma la destra sostiene che va tutto bene"

Marco Furfaro, parlamentare del Pd

"Quattro suicidi in sette mesi. L’ultimo poche ore dopo che il governo si è nuovamente rifiutato di prendere un impegno per uscire da una situazione emergenziale che la città di Prato - dalla Camera penale ai sindacati, dalle forze dell’ordine al personale che ci lavora - aveva definito di crisi e non più sostenibile". E’ l’attacco di Marco Furfaro, deputato eletto nel collegio pratese e componente della segreteria nazionale del Partito Democratico, alla notizia del suicidio avvenuto ieri alla Dogaia dove un detenuto di 35 anni si è tolto la vita mentre si trovava in isolamento. "Un altro suicidio pochi giorni dopo la visita di una parlamentare della maggioranza che parlava di un carcere tenuto bene e di nessuna emergenza", attacca ancora Furfaro facendo riferimento alla visita alla Dogaia della deputata di Forza Italia Erica Mazzetti che, uscendo dalla struttura, aveva parlato di un ’carcere tenuto bene’. "Purtroppo, la realtà a volte è terribile – dice Furfaro –. E ora, nonostante gli appelli, siamo a contare nuovamente una vita spezzata. In Parlamento è stato approvato il dl carceri, una misura tanto urgente quanto inutile, che non aiuterà il carcere di Prato come nessun altro carcere a uscire da una situazione di emergenza. Non so come faccia Nordio a fregarsene di Prato e di tutte queste morti, ma la cosa certa è che continuare così, senza intervenire, significa macchiarsi di una responsabilità disumana". Furfaro aveva presentato un ordine del giorno sulla situazione del carcere di Prato che, però, è stato bocciato dalla maggioranza.

"Siamo di fronte al totale fallimento delle istituzioni e dello stato di diritto – ha detto l’assessore comunale e leader provinciale del Pd di Prato, Marco Biagioni – Gli appelli e le iniziative lanciate in queste settimane dalla Camera penale, dalle associazioni e dallo stesso Partito democratico sono rimasti inascoltati, etichettati come ‘campagna contro il governo’. Spero solo che dopo questa ennesima tragedia il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, intervenga con urgenza sulle condizioni di vita e di lavoro all’interno della Casa circondariale di Prato".

Di situazione tragica che richiede un intervento immediato parla anche il portavoce della segreteria regionale del Partito democratico, Diego Blasi, che aggiunge: "Alla Dogaia, le condizioni di vita, tra blatte e cimici dei letti, celle senza docce e temperature roventi, la mancanza di adeguato supporto psicologico e il sovraffollamento stanno contribuendo a una situazione insostenibile. Le parole della deputata di Forza Italia Erica Mazzetti sulla struttura definita ‘accettabile’ sono sconcertanti, così come la bocciatura, da parte della maggioranza, dell’odg che chiedeva al governo di intervenire per sanare la situazione di crisi della Dogaia".

L.N.