La Vallata in ostaggio. Riapertura alle auto?. La ‘luce’ non si vede: "Prato ci dia una mano"

La Provincia non azzarda previsioni. Si temono ancora 20 giorni infernali. Intanto le pro loco di Schignano e Migliana scrivono alla prefettura. .

La Vallata in ostaggio. Riapertura alle auto?. La ‘luce’ non si vede: "Prato ci dia una mano"

La Vallata in ostaggio. Riapertura alle auto?. La ‘luce’ non si vede: "Prato ci dia una mano"

La notizia del protrarsi della chiusura della Sr 325 ha portato tutti nello sconforto, ma ancora di più lo ha fatto quello che in molti hanno compreso dall’incontro di martedì scorso col Presidente della Provincia Simone Calamai al circolo La Spola d’Oro alla Briglia, ovvero che i tempi minimi per la riapertura alle auto sono stimati in 20 giorni. Non conferma e non smentisce la notizia la Provincia, che dichiara: "E’ presto per fare qualsiasi previsione, c’è da capire quello che emergerà dallo studio in corso, che si concluderà con questa settimana". Slittata quindi anche la restituzione dei dati del monitoraggio, attesa fra ieri ed oggi, mentre angoscia e preoccupazione si fanno strada in previsione delle festività pasquali da trascorrere in "gabbia": una costrizione piacevole, da un punto di vista, dal momento che la Val di Bisenzio è un territorio paesaggisticamente attraente, ma pur sempre una limitazione di libertà che ai tanti abitanti – e alle aziende del terziario - va molto stretta.

E’ questo contesto che ha portato le pro loco di Schignano e di Migliana a scrivere alla Prefettura, visto che la lettera inviata al Comune di Prato i primi di marzo, non ha avuto seguito, come l’appello fatto dai tre sindaci valbisentini: gli automobilisti di questo versante sono infatti quelli più penalizzati dalle nuove disposizioni del traffico e costretti a triplicare i tempi del ritorno a casa, tramite Faltugnano.

In rappresentanza di cittadini e delle attività dei due paesi, le due associazioni chiedono al Vicario del Prefetto di fare da intermediario con il Comune di Prato perché consenta il passaggio dei residenti delle due frazioni da via di Cantagallo (tramite via di Cerreto e Solano) e di aprire in entrambi i sensi il tratto delle svolte dopo le 20 e la domenica, opzione che rappresenterebbe una boccata di ossigeno per le aziende del turismo e della ristorazione dei due borghi.

"Abbiamo pensato – scrivono - di rivolgerci a Lei, in quanto rappresentante dello Stato a Prato e in quanto "facilitatore" nei rapporti fra gli Enti locali, affinché si trovi al più presto una soluzione ai nostri disagi in un dialogo con il Comune di Prato che dovrebbe portare un’auspicata apertura nei nostri confronti e la messa in atto delle soluzioni da noi individuate. Non ci sentiamo solo cittadini di Vaiano o di Cantagallo: siamo cittadini e aziende dello Stato Italiano e chiediamo che il nostro status venga rispettato".

Anche ieri non sono mancati i soliti problemi con la viabilità: lunghe code a Faltugnano, dove ancora una volta, in assenza di vigili e ausiliari, alcuni mezzi che superavano l’altezza consentita dal sottopasso si sono avvicendati sull’unica strada di accesso alla Vallata. Si sono verificati anche episodi di forti rallentamenti, come avviene ormai ogni giorno, sull’altra strada, via di Cantagallo, utilizzata per l’uscita e dove le finestre per la risalita dei camion precludono la percorribilità per almeno tre ore al giorno.

Claudia Iozzelli