REDAZIONE PRATO

La truffa dei falsi richiedenti asilo . La polizia denuncia 82 stranieri

Presentavano le domande di protezione internazionale con documenti falsi. Gli agenti della Questura hanno notato l’anomalo afflusso di richieste: erano quasi tutte uguali e con identica calligrafia.

Chiedevano la protezione internazionale presentando documenti falsi. La polizia ha denunciato 82 stranieri per il reato di contraffazione di documenti per ottenere il permesso di soggiorno e di uso di atto falso. L’operazione condotta dall’Ufficio Immigrazione della Questura di Prato è nata nei mesi scorsi dopo aver riscontrato un anomalo flusso di domande di "protezione internazionale" presentate da cittadini soprattutto di nazionalità egiziana e di paesi del Maghreb. L’anomalo afflusso ha destato l’attenzione dei poliziotti in quanto la comunità egiziana è limitata, nel territorio pratese a 113 residenti, regolarmente censiti sotto l’aspetto amministrativo. Dopo l’iniziale svolgimento delle verifiche sulla documentazione presentata dai presunti richiedenti asilo in sede di formalizzazione delle rispettive istanze, è stato possibile rilevare come gli atti, pur facendo riferimento ad alloggi diversi, presentassero diversi tratti in comune tra loro: le dichiarazioni di ospitalità, seppur compilate e sottoscritte da persone apparentemente differenti, erano riconducibili a una unica calligrafia e, recavano la sottoscrizione con la medesima firma; tutti gli immobili ai quali le dichiarazioni di ospitalità facevano riferimento risultavano in diversi comuni della provincia di Prato; i sigilli delle pubbliche amministrazioni posti in calce alle dichiarazioni di ospitalità risultavano visibilmente alterati e, con tutta probabilità, fotocopiati da altri atti; tutti i contratti di locazionecompravendita risultavano identici nella fattura, differendo tra loro soltanto nei dati degli interessati e nell’alloggio di riferimento.

Le successive verifiche sulle documentazioni di ospitalità e su coloro che risultavano averle compilate hanno consentito di accertare che tutti gli ospitanti (cittadini stranieri con regolare permesso di soggiorno ad eccezione di cinque persone completamente sconosciute alle varie banche dati) risultavano residenti fuori dalla provincia di Prato (prevalentemente in Lombardia e nel Nord Italia in genere). Da accertamenti investigativi, alcuni dei richiedenti sono risultati destinatari di precedenti denunce per reati connessi al favoreggiamento ed allo sfruttamento dell’immigrazione clandestina. Al termine delle indagini tutte le 82 persone indagate sono state pertanto denunciate per contraffazione di documenti al fine di eludere la legge sull’immigrazione.