REDAZIONE PRATO

La torre con il murales che cambia lo skyline

All’interno del Lanificio Bellucci un’opera che simboleggia la rinascita. "Solo l’innovazione sostenibile può garantirci un futuro"

Prato

Una cabina dell’Enel diventa messaggio di arte e sostenibilità per trasformarsi in una torre con le quattro facce abbellite da murales. Succede al Lanificio Mario Bellucci di via De Sanctis alle Badie, che nel cuore dell’estate ha inaugurato la Kaizen Tower, detta così dal concetto giapponese di miglioramento continuo, dove campeggiano i murales realizzati da quattro artisti provenienti dal Collettivo Calimaia di Firenze. L’iniziativa, che gode del sostegno dell’amministrazione comunale, ha un altro obiettivo: quello della valorizzazione e riqualificazione del paesaggio urbano. "Le opere esplicano temi legati alla sostenibilità che più ci stanno a cuore, come la gestione sostenibile delle acque, la natura e il raggiungimento di un ecosistema bilanciato grazie anche al lavoro di squadra", spiega Francesco Bellucci, che insieme ai cugini Clizia e Simone, è alla guida dell’azienda di famiglia aggiunge Bellucci. "La Kaizen Tower è un simbolo di rinascita, obiettivo fondamentale più che mai in questo periodo storico che stiamo vivendo. L’innovazione sostenibile sarà la base fondante delle politiche aziendali future sia verso l’esterno che verso l’interno". Una filosofia che trova riscontro nei quattro murales di artisti con stili differenti, ma che traggono ispirazione "dai colori dalla palette usata dall’Onu per la rappresentazione grafica dello sviluppo sostenibile - aggiunge Bellucci - E’ stata utilizzata la pittura ad acqua". Le opere sono di Rame 13 con Tess che raffigura Madre Natura, Alect con Flusso naturale, Urto con Ubi major minor cessat e Mr. G con L’arrampicata (sociale) floreale. Sulla torre campeggia il nuovo logo dello storico lanificio. Un allestimento che è stato possibile grazie alla collaborazione di Pratonoleggi e Colortecnica."E’ un regalo alla città - ha detto il sindaco Matteo Biffoni - I soggetti dei murales rimandano alla filosofia del lanificio Bellucci, a Prato e alla sostenibilità E’ un intervento che ha abbellito e ha cambiato il volto al quartiere". Il Lanificio Bellucci, che oggi conta una quarantina di dipendenti, lancia così il suo segno di rinascita. E di speranza per il futuro attraverso la creatività delle collezioni e attraverso assunzioni effettuate durante la pandemia. La compagine dei dipendenti si è arricchita di un nuovo tecnico, di una coordinatrice marketing e di una nuova collaboratrice. Sono new entry tutte molto giovani con uno sguardo attento alle quote rosa. "I nostri tecnici creano con entusiasmo 365 giorni all’anno - conclude Bellucci - proponiamo collezioni che tengono conto della qualità e sostenibilità dei prodotti e che rispecchiano le esigenze dei clienti".

Sara Bessi