La sfida di Gianni Cenni: "Serve cambiare passo. Competenze e serietà. Meno libri dei sogni"

Il candidato del centrodestra: "Vengo dal mondo reale, dal lavoro. Basta narrazioni e rendering. I primi progetti: Hub tessile da lanciare. col sostegno del governo, sicurezza, parco centrale ma non così". .

La sfida di Gianni Cenni: "Serve cambiare passo. Competenze e serietà. Meno libri dei sogni"

La sfida di Gianni Cenni: "Serve cambiare passo. Competenze e serietà. Meno libri dei sogni"

Perché si è candidato?

"E’ una scelta che nasce da lontano, dal mio lungo percorso politico. E’ una scelta d’amore per la città: fra tutte le cariche elettive quella del sindaco è la più imoprtante e ti chiama a spenderti in prima persona. Ho deciso di candidarmi perché Prato ha bisogno di un cambio di passo. Prato ha grandissime potenzialità, che a mio avviso negli ultimi dieci anni non sono state sfruttate a cominiciare dalla cultura e dal turismo. E poi ci sono i problemi, che non si risolvono con le narrazioni e i libri dei sogni del Pd, ma con lo sguardo sulla realtà, la concretezza, le competenze".

Un bilancio della campagna elettorale.

"Molto positivo. Le persone continuano a cercarci per essere ascoltate. Il programma è stato impostato in base alle nostre idee e alla nostra visione di città, ma è stato arricchito con le proposte raccolte in questi mesi di ascolto della città. Ho fatto quaranta incontri aperti al pubblico in ogni parte di Prato e ho sempre percepito tanta voglia di cambiamento: la gente sente che l’opportunità di realizzarlo questa volta c’è".

La bella sorpresa?

"Vedere e sentire tanti pratesi intorno a noi, tante persone che si sono messe a disposizione oltre gli schemi politici, per il desiderio di dare una svolta alla città".

La delusione?

"Per ora grosse delusioni non ne ho avute. Sono rimasto sereno, sapendo che il confronto politico può avere alti e bassi, ma si deve sempre pensare ad andare avanti, guardando al futuro. Non mi interessano le polemiche inutili e non rispondo a certi attacchi anche personali ricevuti da alcuni esponenti del Pd".

Mai visti tanti confronti fra candidati sindaci, com’è il clima tra voi?

"Cordiale e di grande rispetto reciproco. Poi ci sono supporter dell’una e dell’altra parte che possono avere un eccesso di foga ed entusiasmo, che va messo in conto".

Tre urgenze per Prato

"Sicurezza, sanità anche a causa delle scelte miopi fatte dal Pd a cominciare dal nuovo ospedale troppo piccolo, il decoro urbano con l’inadeguata cura e manutenzione della città, dal verde, alle strade, agli impianti sportivi".

I primi tre progetti in caso di elezione.

"La riorganizzazione della polizia municipale di prossimità, implementando le dotazioni tecnologiche e valutando la possibilità di aumentare l’organico in base alle disponibilità di bilancio. La revisione del progetto di parco urbano, con il trasferimento del comando della muncipale e la realizzazione del parcheggio sotterraneo, in modo da ipotizzare in prospettiva un aumento della pedonalizzazione in centro storico. Coinvolgere il Governo nella costituzione di una cabina di regia per l’Hub del tessile: serve uno scatto in più, che può concretizzarsi con procedimenti ordinati e fondi dedicati. Prato può legittimamente aspirare a diventare capitale del riciclo a livello europeo".

Perché i pratesi dovrebbero votare per lei?

"Con me la città ha l’opportunità di cambiare passo. Dopo dieci anni di immobilismo, serve un nuovo slancio, fatto di concretezza, efficienza, sguardo sulla realtà. Conosco la macchina comunale avendo fatto l’assessore e mi so muovere nei meandri della burocrazia, anche per la mia formazione giuridica. Sono un libero professionista, vengo dal mondo reale, dal mondo del lavoro, così come tutti i candidati del centrodestra, che rappresentano uno spaccato ricco e articolato di professioni. Alle narrazioni e ai disegnini preferiamo l’arte del fare, che è nel dna di Prato. La città ha davvero bisogno di un cambiamento: sono pronto a impegnarmi al massimo, con la mia esperienza, le competenze, la serietà, con le persone che mi affiancano e sostengono, per fare in modo che Prato diventi una città migliore in cui vivere".

Anna Beltrame