
La Rocca di Vernio: Storia, Leggende e Fantasmi
Fiabesco, per imponenza e posizione, è il castello che non ti aspetti, che appare all’improvviso, percorrendo con l’auto la Sr 325, fra le abitazioni che costeggiano la strada, per poi scomparire di nuovo. Quasi come fosse essa stessa un fantasma, la Rocca di Vernio, e per questo prescelta da varie presenze leggendarie che sembrano disturbare il sonno dei proprietari che si sono susseguiti dalla sua costruzione, che avvenne oltre dieci secoli fa. La storia della Rocca di Sasseta e dei suoi fantasmi è riportata per intero in "La Rocca di Vernio, storia e leggende", realizzato dalla Biblioteca Petrarca. La commissione del libro – che inizialmente doveva essere una sorta di guida e che poi, con gli approfondimenti proposti dall’autrice, Laura Pini, è diventato un volume di 150 pagine – è arrivata proprio dal conte Franco Santellocco Gargano, che ha acquistato l’immobile nel 1992 e da allora non ha mai smesso di fare restauri e migliorie per riportare il castello al vecchio splendore. Il nuovo testo, presentato nella sala del Melodramma sabato scorso, parte dai primi documenti su Vernio e sulla Rocca – con i vari passaggi di proprietà, dai Cadolingi agli Alberti, dai Bardi ai Gualtieri – per arrivare ai giorni nostri. Poi, spazio alle note di colore, dai fantasmi, alle leggende legate agli Alberti, alle imprese dei Bardi (con la storia del calcio e del melodramma), alle feste tradizionali di Vernio e un capitolo dedicato a Santa Berta, nata alla Rocca di Sasseta nel 1106 ( peraltro la Santa verniotta sarà celebrata questa domenica All’oratorio di Sant’Agata). Tante immagini storiche, poi, corredano la pubblicazione, fra cui un dipinto dell’800 che ritrae la fortificazione originale.
"Una storia che attraversa le vicende di tanti personaggi che in dieci secoli hanno frequentato queste mura – scrive Laura Pini in una lettera di ringraziamenti a Santellocco –. Potremmo dire che vi è un prima e un dopo, un prima che parte dai tempi dei Cadolingi, per poi passare alla Rocca degli Alberti, conti rabbiosi, alle faide interne alla loro famiglia, all’uccisione del Conte Orso che la leggenda narra sia avvenuta proprio in questo castello, alla Rocca dei Bardi, del Melodramma che è nato proprio in queste mura e infine alla Rocca della famiglia Gualtieri. Un dopo quando Franco Santellocco Gargano decide di acquistare questa proprietà trasformandola nella bellezza di oggi".
Claudia Iozzelli