La qualità della vita cresce. Scalata di 31 posizioni

Classifica ItaliaOggi: la provincia in un anno è passata dal 60° posto al 29° A penalizzare la città è ancora il problema sicurezza. Ecco gli altri indicatori.

La qualità della vita cresce. Scalata di  31 posizioni
La qualità della vita cresce. Scalata di 31 posizioni

Prato è la provincia d’Italia dove nel 2023 è più migliorata la qualità della vita rispetto all’anno precedente. A dirlo è l’indagine di ItaliaOggi - Ital Communications, realizzata in collaborazione con l’università La Sapienza di Roma che è andata a certificare come si vive nelle 107 province d’Italia. Se l’anno passato Prato si attestava in 60esima posizione, nel 2023 fa un balzo in avanti di 31 caselle, piazzandosi al 29esimo posto su scala nazionale. Certo, non è la provincia della Toscana dove si vive meglio secondo Italia Oggi, visto che davanti ci sono Firenze (quinta) e Siena (undicesima), ma al contempo non c’è nessuna provincia d’Italia in grado di fare un balzo migliorativo del genere. Il trend in crescita viene accertato anche paragonando i risultati di un’altra classifica: quella de Il Sole 24 Ore. Nel 2021 Prato era 54esima, mentre nel 2022 si è attestata in 45esima piazza. Adesso c’è da attendere il responso 2023 per avere una riprova della crescita.

In attesa dei dati, ci sono comunque quelli forniti da ItaliaOggi che si basano sulle seguenti macro-categorie: ‘Affari e Lavoro’, ‘Ambiente’, ‘Popolazione’, ‘Sistema Salute’, ‘Reati e Sicurezza’, ‘Sicurezza Sociale’, ‘Reddito e Ricchezza’, ‘Istruzione e Formazione’, ‘Tempo Libero e Turismo’. A penalizzare l’area pratese è sempre il tema sicurezza, dove ci attestiamo al 95esimo posto in Italia, quindi fra le peggiori province assieme a quelle del sud Italia. Ad onor del vero qui va registrato un miglioramento rispetto al quartultimo posto del 2022, ma Prato resta pur sempre in fondo alla classifica. Ormai una triste consuetudine per la nostra provincia. I dati peggiori sono quelli sui reati contro la persona, denunce per traffico di stupefacenti e rapine. Le altre note dolenti per il territorio arrivano sul fronte ‘Sistema Salute’, dove chiudiamo 68esimi peggiorando di sette posizioni la performance 2022, e nel ‘Turismo e Tempo Libero’, dove siamo 56esimi. Qui però ci sono dati particolarmente negativi su alberghi (104esimo posto), agriturismi (93esimi), e librerie (101esimi). Di fatto scontiamo il basso numero di strutture. Nella sanità arranchiamo su cardiologia (106esimi) e terapia intensiva e neonatale (92esimi). La categoria più decisiva a garantire il balzo in avanti di 31 posti alla provincia di Prato è senza dubbio quella della ‘Sicurezza Sociale’. Siamo infatti in vetta alla classifica grazie a dati molto positivi su morti e feriti per incidenti stradali, infortuni sul lavoro, e tasso di disoccupazione giovanile. Promossi anche per ‘Istruzione e Formazione’ col quindicesimo posto nazionale, anche se su diplomi e lauree abbiamo tassi fra i peggiori d’Italia (anche questo è un trend che si conferma da anni). Poi siamo trentesimi negli ‘Affari e Lavoro’, ventottesimi sull’Ambiente (restando stabili sul tasso di raccolta differenziata), tredicesimi in ‘Popolazione’ e 52esimi per ‘Reddito e Ricchezza’. Dando uno sguardo al resto della Toscana, dietro Prato troviamo Pisa al 45esimo posto (perde ben 26 posizioni rispetto al 2022), Lucca al 51esimo (perde 10 posti), Livorno al 53esimo (perse otto posizioni), e Pistoia al 54esimo (guadagna tre posti). A chiudere la classifica toscana Grosseto e Massa Carrara.

Sdb