Nel primo trimestre 2023 la produzione industriale di Prato, Lucca e Pistoia ha segnato il passo: è quanto emerge dalle rilevazioni del Centro studi di Confindustria Toscana Nord. Rispetto allo stesso periodo del 2022 l’andamento è a quota +0,3%, all’insegna della stabilità. "Prato è in linea con la media del territorio di Ctn - commenta la vicepresidente di Ctn Fabia Romagnoli - Un valore che nasce da prestazioni settoriali non uniformi. Il tessile con -2,1% viene da un 2022 che può dirsi un buono; le previsioni per il trimestre in corso erano al momento della rilevazione con saldo positivo (+9,9) fra ottimisti e pessimisti, con punte per le previsioni di ordini provenienti dall’estero. Segno lievemente negativo, -1,1%, per la produzione metalmeccanica: forse la frenata è dovuta alla predominanza nel campione di aziende del meccanotessile prossime alla fiera Itma. Un’interpretazione confermata dalle previsioni per gli ordini dall’estero nel trimestre attuale, che vedono un saldo fra ottimisti e pessimisti a +34,8. I risultati più positivi sono quelli dell’abbigliamento e maglieria, che dopo un 4° trimestre 2022 opaco effettua nel 1° trimestre ’23 un balzo in avanti di +15,9%, con i aspettative di aumento della produzione nel trimestre in corso. Quello che stiamo vivendo è un momento di incertezza e transizione, condizionato dalle dinamiche costi-prezzi, dall’inflazione, da fattori molteplici che frenano i mercati. Le prestazioni delle imprese di Prato possono dirsi all’altezza della situazione".
CronacaLa nota positiva: balzo in avanti per la maglieria
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